Con un giorno di anticipo rispetto al previsto, attorno alle 11 di questa mattina, lunedì 11 settembre, è stato riaperto in entrambi i sensi di marcia il primo tratto di via Scappi, quello che dall’incrocio con via Curtoli e via Montedoro conduce alla bretella di collegamento con il vicino casello autostradale. L’arteria era stata chiusa per lavori urgenti e non più rinviabili legati alle cattive condizioni del manto strada.
“In perfetta sincronia con il cronoprogramma dei lavori – fanno sapere il sindaco Luigi Mennella e il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Michele Polese – anzi addirittura in anticipo e prima dell’avvio del nuovo anno scolastico, sono stati ultimati i lavori e riaperta al traffico via Scappi. È stato riapposto il basolato lungo il primo tratto della strada, eliminando gli antiestetici e soprattutto pericolosi ‘rattoppi’ che da tempo interessavano la zona, con forti polemiche da parte dei residenti e degli automobilisti”.
Resta da ripristinare, come fanno sapere dall’amministrazione comunale, ancora qualche piccola zona di basolato a ridosso dell’incrocio con via Curtoli e via Montedoro. Interventi questi che verranno effettuati nei prossimi fine settimana, con le scuole chiuse, operando solo restringimenti delle corsie. “Si ringraziano – proseguono il primo cittadino ed il suo vice – ancora una volta gli automobilisti, i residenti e i commercianti della zona Scappi-Cappella Bianchini per la collaborazione prestata. Si coglie l’occasione anche per precisare che l’intenso traffico veicolare verificatosi lo scorso 6 settembre fu dovuto solo ed esclusivamente ad un pullman turistico che rimase in panne a ridosso dell’incrocio tra la Circumvallazione e via Cavallo e al contemporaneo blocco autostradale verso Portici per un incidente, sinistro che comportò l’uscita dei veicoli, su indicazione della società autostrade, proprio a Torre del Greco. Prova ne sia che su via Scappi, proprio da quel giorno percorribile solo su una corsia, si circolava senza intoppi”.
Il tecnico alla vigilia: «È giusto che Castellammare sogni, ma alzando troppo l’asticella si potrebbe creare stress e non dare importanza a quanto di bello è stato fatto.»