È arrivato il tanto atteso via libera al terzo mandato per Vincenzo De Luca alla guida della Regione, con 33 favorevoli, un astenuto (Bruna Fiola) e 16 contrari. Accanto al Governatore anche i consiglieri regionali dem, con la Campania che adesso diventa teatro di uno scontro aperto tra il Partito Democratico nazionale e la sua controparte regionale. La decisione di appoggiare la ricandidatura del governatore uscente ha da giorni innescato una discussione tra i vertici del partito. Il segretario nazionale Elly Schlein e la direzione del PD nazionale avevano espresso chiaramente la loro opposizione a un terzo mandato per De Luca, considerandolo in contrasto con il rinnovamento e la rotazione delle leadership che il partito auspica per rilanciare la propria immagine e coinvolgere nuove generazioni di dirigenti. Tuttavia, il PD campano ha scelto di sostenere De Luca, ritenendolo il candidato più forte per la Campania e vedendo in lui una garanzia di stabilità e di continuità amministrativa, soprattutto in una fase delicata per la Regione. La spaccatura ora è evidente: da un lato il PD nazionale, che insiste sulla necessità di aprire una nuova fase politica, e dall'altro il partito regionale, che considera la candidatura di De Luca essenziale per mantenere il controllo in una regione strategica. Questa divergenza non si limita a un confronto di opinioni, ma rischia di trasformarsi in un conflitto che avrà ripercussioni significative non solo per il partito in Campania, ma anche per le sue relazioni con la base e con gli elettori. De Luca non ha tardato a difendere la propria posizione, appellandosi ai risultati ottenuti in due mandati e sostenendo che la sua esperienza è ciò che serve alla Campania per affrontare le sfide del futuro. Tuttavia, l’opposizione interna potrebbe portare a divisioni profonde, minacciando la compattezza del PD nella regione e generando incertezza tra i militanti e gli elettori. Sarà ora determinante osservare se il partito nazionale cercherà di imporre una linea di rinnovamento o se si aprirà a un compromesso con il PD regionale, bilanciando l'esigenza di continuità con quella di cambiamento.
Il tecnico gialloblù alla vigilia del match contro la Cremonese: «Una cosa bella per Castellammare ed è di buon auspicio per altre realtà come la nostra. Il recupero di Fortini? Vedremo, siamo fiduciosi.»