«A Ca stellammare di Stabia la produttività della cantieristica è in forte aumento, sia in termini di assistenza che nella costruzione navale. Rilevante la presenza di Fincantieri, la cui attività sarà caratterizzata da ulteriori investimenti, consentendo ulteriore occupazione, specialmente giovanile. Su questo scalo, inoltre, si ripone particolare attenzione allo sviluppo della pesca, con ampie potenzialità di sviluppo». Queste le recenti affermazioni del presidente dell'Autorità di siste ma portuale del mare Tirreno centrale, Andrea Annunziata, che hanno riportato in primo piano lo scalo stabiese, quello che fino ad oggi (vedi fondi del Pnrr) è rimasto escluso da investimenti. La mancanza di un piano regolatore portuale aggiornato ha ulteriormente rallentato ogni decisione anche alla luce del fatto che da anni si aspetta una soluzione infrastrutturale per adeguare alle nuove esigenze lo stabilimento Fincantieri che occupa buona la parte occidentale dello scalo.
Proprio per questo, l'ex sindaco Salvatore Vozza ha scritto una lettera indirizzata al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al Sindaco della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi, ad Annunziata e alla Commissione Straordinaria del Comune di Castellammare di Stabia. «Le notizie su Fincantieri, l'impegno della Regione, le recenti dichiarazioni del Presidente dell'Autorità Portuale, aprono nuovi scenari e prospettive per il rilancio del Cantiere e per ampliare ancora di più le funzioni importanti che già si stanno svolgendo nel Porto Antico - scrive Vozza - Questa prospettiva nuova impone che si guardi in avanti, superando critiche per i ritardi accumulati nell'approntare strumenti come il Prg del porto atteso da più di quindici anni, per l'esclusione di Castellammare nell'assegnazione dei fondi del 2021 del Pnrr per i porti dell'ADSP del Tirreno centrale che ammontano a ben 361 milioni di euro. Dobbiamo auspicare per il bene delle città che finalmente si siano create le condizioni per capovolgere la strana situazione di questi anni in cui, a fronte dei canoni versati e si tratta di oltre dieci milioni da quando nel 2007 il Porto Antico è rientrato nelle competenza dell'Autorità Portuale di Napoli, Castellammare ha ricevuto in termini d'investimenti poco o niente. Marina di Stabia, Stabia Main Port (approdo per mega e gicayacht), gli operatori per imbarcazioni da diporto, il Cantiere navale, con Terme Antiche, scavi, Reggia e Faito, rappresentano una forza e una caratteristica che rendono unica Castellammare rappresentando un concentrato di enorme valore. Il Cantiere, non solo per la sua storia, ma per il fatto che rimane l'unica realtà presente nel Mezzogiorno nel settore delle costruzioni, va salvaguardato e sviluppato. La Città deve saper far leva sulla forza del mare per far riprendere a navigare la propria economia e quella di un territorio più vasto. Anche per queste ragioni l'area dei due PORTI, che porta il segno degli ex manufatti produttivi abbandonati, dovrebbe essere sottoposta ad una riconversione virtuosa e coerente con le scelte già assunte . Lo sviluppo della linea di Costa, assieme al recupero dell'arenile e della balneabilità sono entrambi temi decisivi per lo sviluppo turistico legato al mare. Si tratta di uno scenario tante volte evocato e descritto, che poggiava anche su intese sottoscritte, molte volte, però, me ne rendo conto, ha subito battute d'arresto e colpi duri, come ci raccontano la stessa chiusura e la conseguente distruzione delle Nuove Terme. Non sarà facile recuperare la fiducia dei cittadini e in primo luogo interessare le giovani generazioni. Anche per questi motivi occorre parlar chiaro. Credo nella possibilità che questo scenario possa diventare concreto, a condizioni che si smetta con le dichiarazioni, che si esca dai convegni e che si lavori a definire accordi con scadenze, compiti e risorse chiare. Serve ragionare su un progetto integrato che tenga conto del rapporto stretto che esiste tra Cantiere, Porto, Antiche Terme e Centro Antico. Il tema del ribaltamento a mare di Fincantieri, della riorganizzazione degli spazi portuali, delle Corderie, dell'abbattimento dei manufatti fatiscenti e della riconversione degli altri, per sottrarli all'abbandono e al degrado, è un tema forte . Deve camminare insieme, se non vogliamo che continuino a convivere sviluppo, degrado e spreco di risorse, con la tutela delle sorgenti, con il progetto per il recupero delle Antiche Terme per il rilancio del termalismo, con la riattivazione della stazione Terme, con la sicurezza e il recupero degli edifici del Cento Antico. Occorre lavorare a un piano ambizioso, a uno dei progetti da concordare con la Zes, che coinvolga, utilizzando cosi com'è avvenuto per gli scavi di Pompei, strutture nazionali e competenze. Si tratterebbe, cioè, attraverso un accordo tra soggetti pubblici con Fincantieri e d'intesa con le parti sociali, di proporre al governo di destinare a quest'area un Contratto Istituzionale di Sviluppo per dar forza al ruolo di raccordo strategico di Castellammare tra la Penisola Sorrentina e Pompei e la "Costa del Vesuvio". Un progetto che avrebbe ricadute positive per l'intero territorio regionale oltre che per l'area Metropolitana di Napoli. Una decisa e condivisa iniziativa darebbe una spinta forte per verificarne la praticabilità» conclude Vozza.
La Sagra della Melanzana, giunta alla sua 28ª edizione, ha concluso il Luglio Sammaritano con un grande successo, grazie alle deliziose pietanze a km zero e alla partecipazione entusiasta di tanti volontari. Un evento che ha visto una crescente affluenza di avventori e turisti, testimoniando il forte legame con le tradizioni locali. Le parole del presidente della Pro Loco, Gianpaolo Di Ruocco che da l'appuntamento al prossimo anno.