Al via le attività di rilievo per il consolidamento del costone della montagna e la messa in sicurezza di tutta la viabilità che conduce al Faito. Da oggi - dopo l’approvazione della progettazione definitiva ed esecutiva per il dissesto idrogeologico - hanno preso il via i sondaggi stratigrafici e le prove di laboratorio, per effettuare un’indagine conoscitiva dello stato attuale del costone e posizionare correttamente le opere idrauliche, al fine anche di rifunzionalizzare la strada di accesso al Faito.
«La nostra amministrazione - ha detto il sindaco Cimmino - ha recuperato i 10 milioni di euro che in passato erano stati rispediti indietro al Ministero. Ed ora portiamo gradualmente avanti un percorso avviato in sinergia con la Regione Campania, per mettere in sicurezza il Faito e la strada di Quisisana».
Si tratta di un’importantissima attività per la quale la Regione ha stanziato nell’ormai lontano 2010 ben 10milioni di euro che però sono rimasti inutilizzati a lungo, così come la stessa opera incompiuta. Nel progetto, lo ricordiamo, rientra proprio la sistemazione della strada che da Quisisana porta al Faito. Nonostante i fondi stanziati da anni, dunque, tutto è rimasto fermo per oltre 10 anni. Nell'aprile dello scorso anno la Regione Campania aveva scritto al comune stabiese chiedendo «di ricevere ad horas una dettagliata relazione sullo stato di attuazione delle attività poste in essere» così come erano state previste nel cronoprogramma condiviso. Al contempo, la Regione richiamava l’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia «sulla necessità di attuare l’intervento nel più breve tempo possibile, visto anche il considerevole importo del finanziamento concesso e la necessità della regione di dover rendicontare la spesa dello stesso intervento entro e non oltre il mese di ottobre 2023».
Con l'avvio dei sondaggi, quindi, si spera di avviare presto l'opera e riaprire finalmente la strada di collegamento diretto tra Castellammare ed il Faito che regala panorami mozzafiato e scenari ineguagliabili.
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