La linea tranviaria leggera Gragnano-Castellammare di Stabia, finanziata con i fondi del Pnrr attraverso il Contratto Istituzionale di Sviluppo, potrebbe diventare realtà nei prossimi anni. Nella storica sede dell'Eav (Ente Autonomo Volturno), si è svolto un incontro tra i rappresentanti degli enti coinvolti per discutere i dettagli operativi del progetto, considerato una pietra miliare per la mobilità sostenibile e il rilancio territoriale.
Tra i più entusiasti, il sindaco di Gragnano, Nello D'Auria, che ha definito la giornata "un ulteriore step verso un futuro di maggiore connessione e sviluppo". "Questo progetto rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio, unendo Gragnano e Castellammare di Stabia con un sistema di trasporto moderno ed ecologico, che migliorerà la vita dei cittadini e darà una spinta al turismo e all'economia locale", ha sottolineato D'Auria.
Il progetto, infatti, non è solo una questione di trasporti. La nuova linea tranviaria toccherà Castellammare, in particolare l’area nord, una zona che ha bisogno di essere integrata meglio al tessuto urbano e che da anni attende un piano di rigenerazione capace di restituire dignità e funzionalità a un quartiere storicamente marginalizzato.
Un’opera come questa potrebbe rappresentare un cambio di passo per la periferia stabiese, migliorando i collegamenti e favorendo un modello di mobilità più sostenibile, in linea con gli obiettivi del Pnrr. La possibilità di connettere meglio il porto e il centro cittadino di Castellammare con Gragnano e i comuni limitrofi potrebbe anche contribuire a un rilancio turistico e culturale di tutto il territorio.
Eppure, accanto all'entusiasmo, il progetto evidenzia anche un paradosso. La linea tranviaria attraverserà il waterfront di Castellammare, un’area che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello della città, ma che oggi è caratterizzata da un paesaggio di aree industriali dismesse e in stato di abbandono.
La ferrovia leggera percorrerà un tratto che potrebbe essere una vetrina per il turismo, ma che attualmente riflette la difficoltà nel dare una nuova destinazione a spazi strategici per il futuro della città. Stabilimenti abbandonati e capannoni fatiscenti sono il panorama che accompagnerà i passeggeri di un tram pensato per la modernità e la sostenibilità.
La linea Gragnano-Castellammare può rappresentare quindi un'opportunità, ma il suo successo dipenderà dalla capacità di affrontare le criticità esistenti, per definire il futuro delle aree industriali dismesse, trasformandole in risorse per la città e contribuendo a una rigenerazione urbana che vada oltre il semplice miglioramento dei trasporti, per offrire a Castellammare un nuovo volto e nuove prospettive.
Per ora, il progetto segna un passo avanti verso un futuro più connesso e sostenibile, ma resta aperta la sfida più grande: trasformare i limiti del territorio in punti di forza, facendo della linea tranviaria non solo un’opera infrastrutturale, ma il simbolo di un vero rilancio.
«Questa vittoria ci restituisce leggerezza, questi 22 punti rappresentano un sogno» spiega il tecnico. «Prima della partita avevamo stretto un patto con i tifosi della Curva Sud, volevamo vincere per Castellammare. Dedico questi 3 punti a mia moglie, così evito di farle il regalo di compleanno»