Una lunga e dura lettera aperta indirizzata al sindaco Luigi Vicinanza segna un nuovo e profondo strappo politico all’interno del centrosinistra stabiese. A firmarla è il consigliere comunale del Partito Democratico Sandro Ruotolo, storico giornalista ed esponente della segreteria nazionale dem.
Un testo di oltre 2.000 parole, pubblicato come intervento politico, in cui Ruotolo ripercorre il rapporto personale con Vicinanza — amicizia risalente agli anni ’70 — ma soprattutto elenca, punto dopo punto, ciò che definisce «un errore di valutazione politica» compiuto dal sindaco e dalla sua coalizione rispetto al tema delle infiltrazioni criminali.
«Non è una questione personale, ma politica»
Ruotolo ricorda di essere stato tra i promotori della candidatura di Vicinanza alle amministrative 2024, sostenuta dal PD dopo un complesso lavoro interno. «Abbiamo creduto in te», scrive, ribadendo però che la frattura attuale «non è personale, ma profondamente politica».
Secondo Ruotolo, Castellammare — città già colpita in passato da scioglimenti per infiltrazioni camorristiche — avrebbe richiesto una vigilanza straordinaria sulla macchina amministrativa. «Il prestigio del sindaco non basta», dichiara, sostenendo che proprio nei settori tecnici e negli appalti «si insinuano i clan».
L’Osservatorio sulla camorra e i primi allarmi
Il consigliere racconta la nascita dell’Osservatorio sulla camorra a Castellammare, avviato con Università, associazioni e giovani del PD. Il primo rapporto — afferma — aveva segnalato «anomalie» nelle preferenze elettorali in alcuni seggi ritenuti storicamente sensibili.
In particolare, Ruotolo rivendica di aver sollevato per primo dubbi su un consigliere di maggioranza poi coinvolto in un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Sottolinea inoltre che «ciò che sta emergendo» dalle indagini giudiziarie non può essere «minimizzato».
Tutte accuse e valutazioni politiche, riportate dal consigliere nella lettera, che il sindaco Vicinanza non ha al momento commentato ufficialmente.
Le vicende Arena Beach, rifiuti e PUC
Ruotolo lamenta mancati riscontri su richieste di accesso agli atti, cita le polemiche sulla festa della Juve Stabia — da cui sostiene di aver chiesto chiarimenti pubblici — e ribadisce la sua opposizione a gestione rifiuti, affidamenti diretti e al PUC, il Piano Urbanistico Comunale.
Le sue posizioni, ricorda, lo hanno esposto a «insulti e minacce» in aula, e persino a richieste di decadenza.
«Questa giunta è al capolinea»
La parte politicamente più dura arriva nella conclusione: per Ruotolo, l’amministrazione Vicinanza ha esaurito la sua credibilità politica. A suo avviso, il voto del 2024 sarebbe stato «inquinato» da dinamiche che «la magistratura sta oggi indagando», motivo per cui il Consiglio comunale risulterebbe «compromesso politicamente e moralmente».
Critica anche il vasto schieramento elettorale che sostenne Vicinanza: «Quattordici liste sono troppe. Altro che modello Castellammare».
L’autore accusa il sindaco di aver accettato un «quadro di alleanze» dettato dal timore di non essere eletto.
«Voterò solo il bilancio, poi trarrò le conseguenze»
Ruotolo annuncia che voterà il bilancio comunale «solo per senso di responsabilità», per poi assumere «tutte le conseguenze politiche» insieme al PD. Una decisione che potrebbe preludere a un’uscita dalla maggioranza o ad altre scelte formali del partito.
«Quando interviene la magistratura, la politica ha già perso», scrive. E chiude con un appello: «Oggi è il momento della verità. Per Castellammare. Per la democrazia».
