«La Regione diventi proprietaria o comproprietaria del Faito. Affidare la gestione ai Comuni è un passo indietro». A dirlo è il Presidente dell'Ente Parco dei Monti Lattari Tristano Dello Joio dopo il polverone scoppiato nelle ultime ore in merito al Faito. Il Comune di Vico Equense ha infatti ottenuto la gestione del versante vicano del gigante dei Lattari dalla Città Metropolitana scatenando le reazioni del mondo politico stabiese. A riguardo si è espresso anche Dello Joio: «Non si può definire la proprietà di un bene come il Faito solamente per confini comunali. Questo significherebbe riportare tutto indietro per anni provocando lo sviluppo solo di una parte della montagna. Mi auguro che la Regione entri in gioco per risolvere questa problematica e diventare o proprietaria o comproprietaria per togliere tutti dall'imbarazzo. Queste logiche campanilistiche fanno il male del Faito». In merito ad un possibile pedaggio per usufruire della montagna, il presidente dell'Ente Parco dei Monti Lattari è scettico: «Al momento non conosciamo il contenuto degli atti, sono cose che non esistono. Comprendo le perplessità dei cittadini ma è presto per fare qualsiasi ipotesi. Credo che non ci siano le condizioni».
Il Faito nell'ultima settimana è stato al centro delle cronache, non soltanto per la polemica relativa alla gestione. Dopo anni di immobilismo, è finalmente partito l'iter che porterà alla messa in sicurezza del versante stabiese sfruttando i 10 milioni di euro stanziati ormai anni fa. Il Comune di Castellammare ha affidato l'incarico per le indagini geofisiche, preliminari ai lavori. Dello Joio a riguardo spiega: «Un grande e importante passo in avanti realizzato grazie anche alla collaborazione e al sostegno dell'Ente Parco. Entro tre anni proveremo a riaprire la strada che da Quisisana conduce alla vetta del Faito che è chiusa da troppo tempo. Stiamo lavorando e i risultati saranno presto visibili». Entro fine anno, infatti, potrebbero essere appaltati i lavori.
Infine Dello Joio si concentra sul presente e sul rilancio turistico del Faito, frenato dalla pandemia. Marzo è solitamente il mese in cui riapre la funivia ma per quest'anno bisognerà attendere: «Stiamo avendo numerosi incontri in questi giorni con l'Eav per definire un piano di riapertura. Appare chiaro che con i DPCM attuali e la zona rossa non possiamo garantire le corse. Sicuramente la funivia sarà chiusa per Pasqua mentre speriamo di poterla aprire per metà aprile con il rispetto delle misure di sicurezza. Noi siamo pronti ma dobbiamo attenerci alle normative regionali e nazionali».
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»