Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso dell’ex sindaco Gaetano Cimmino e di atri 18 esponenti della sua maggioranza contro il decreto di scioglimento del comune avvenuto a febbraio dello scorso anno. La sentenza di cui si parlava da tanto e che era attesa soprattutto per iniziare a pianificare le prossime elezioni comunali a Castellammare di Stabia è quindi giunta. Fino ad ottobre, con la probabilità di una proroga di altri 6 mesi, quindi, il Comune stabiese sarà guidato ancora dai commissari prefettizi.
«Prendiamo atto della sentenza del Tar e nelle prossime ore approfondiremo le motivazioni con i nostri legali - il primo commneto di Cimmino -Spiace per l’etichetta impressa sulla città, che riteniamo ingiusto e penalizzante per Castellammare. Continuo ad essere fiducioso nella Giustizia, affinché venga ristabilita la verità. Lo dobbiamo in primis alla città di Castellammare di Stabia, che non merita questo marchio che le è stato affibbiato. La verità è figlia del tempo».
«Finalmente finisce il chiacchiericcio che per mesi il centrodestra ha alimentato sulla possibilità di un accoglimento da parte del Tar del ricorso presentato dall'ex Sindaco Cimmino – è il commento a caldo della segreteria del Partito Democratico stabiese - I giudici amministrativi hanno bocciato la richiesta di Cimmino e della sua amministrazione sciolta per infiltrazioni camorristiche. Tutti bocciati, adesso devono andare a casa e rimanerci, hanno macchiato l'onore e la dignità di Castellammare, devono chiedere scusa ai cittadini e farsi da parte definitivamente».
Quindi lo sguardo va già alle prossime elezioni. «Nei prossimi mesi – ha detto il segretario Peppe Giordano - dobbiamo continuare il lavoro di costruzione di un campo largo delle forze di progresso con le migliori forze della città e voltare pagina: questo sarà il nostro impegno che porteremo avanti con passione, determinazione e con la convinzione di essere dalla parte giusta, la parte di Castellammare».
Concerto in Cattedrale per i giovani musicisti stabiesi.