Un piano casa con circa 150 abitazioni e un hotel con 120 camere. Queste sono le più importanti novità della proposta di variante per le opere a terra di Marina di Stabia, attese da oltre 10 anni per dar seguito al progetto in essere per il porto turistico di Castellammare. Le modifiche rispetto al progetto originario recano la firma dello studio "od’a officina d’architettura" degli architetti Alessandra Fasanaro, Giovanni Aurino, su commissione della società presieduta da Giovanni La Mura. Un piano di riqualificazione dei ruderi che caratterizzano l’accesso al waterfront dal versante nord, giunto nei giorni scorsi sulla scrivania del sindaco Gaetano Cimmino, che ha chiesto la convocazione di una conferenza capigruppo ad hoc per venerdì mattina al fine di discutere sull’argomento in questione con l’intero consiglio comunale. A sparire rispetto al progetto iniziale è il cinema multisala, che lascerebbe il posto al piano casa, all’hotel e anche ad un residence con circa 50 monolocali, destinati a case-vacanza con spa e fitness per chi approda al porto e intende fermarsi sulla terraferma non lontano dal luogo in cui ha ormeggiato. A destare l’attenzione è soprattutto il progetto relativo agli appartamenti, un complesso residenziale che include abitazioni vista mare in linea con le normative attuali sul risparmio energetico. Il progetto, infine, include il Mercato del Mare, un mega capannone con aree di degustazione e spazi per eventi, congressi, mostre ed anche un’arena all’aperto da 400 posti. Non mancano, poi, i parcheggi, sia a raso che interrati, per garantire posti auto ai residenti e ai turisti che approdano in loco. Un parco residenziale, dunque, e una galleria commerciale. Questo è in sintesi il contenuto di una proposta di variante mirata a rivoluzionare la periferia nord di Castellammare. Un progetto che farà discutere e che sarà al centro del dibattito politico nelle prossime ore, dal momento che l’esecutività sarebbe soggetta all’approvazione del consiglio comunale.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»