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Castellammare - Bandi imminenti per i lidi balneari. La protesta dei gestori: «Così favoriscono le multinazionali»

I titolari delle concessioni balneari sono sul piede di guerra per l’ok alla direttiva Bolkestein, che comporterà l’avvio di nuovi bandi entro la fine del 2023. L’opinione pubblica si spacca sul tema “rovente” del prossimo anno.

tempo di lettura: 2 min
di red
28/05/2022 10:45:11

La direttiva Bolkestein non s’ha da fare. Almeno così sostiene gran parte dei titolari delle concessioni balneari che saranno messe a bando entro la fine del 2023. Un’autentica rivoluzione per un settore in cui le proroghe vanno avanti ormai da decenni, in linea con una continuità di gestione e di servizi che si perde quasi nella notte dei tempi. Una sentenza del Consiglio di Stato, lo scorso novembre, ha di fatto consolidato le scelte condivise dal Governo con l’Ue per rinnovare le concessioni con avvisi pubblici ad hoc. Una scelta contestata in primis da Riccardo Scarselli, già presidente del Sindacato italiano balneari, che detiene la concessione di un lido a Vico Equense, dove sventola la Bandiera Blu. “Si annulla così un lavoro generazionale e la difesa d'impresa previsto dall'Europa: 30.000 aziende in crisi per il turismo in Italia, 20 nazioni della comunità europea non hanno il demanio marittimo” sottolinea con un post sui social, lanciando poi un pesante atto di accusa: “A chi gioverà, al riciclaggio o a qualche nazione che vuole sostituire nel turismo gli italiani?”. Uno scenario che accomuna i gestori dei lidi di tutta la fascia costiera, che nei mesi scorsi avevano diffuso un video di sensibilizzazione sul tema, chiedendo supporto ai gestori “a cui sta per essere tolto il lavoro e la vita in favore di multinazionali”. Una vicenda rispetto alla quale, tuttavia, fa da contraltare l’aumento dei prezzi, contestato dai bagnanti, per l’accesso ai lidi e alla spiagge. Anche quest’anno si registra un ulteriore rincaro del 10%, in media, rispetto ai costi degli anni precedenti. Un incremento dettato, a quanto pare, dalla necessità di ottenere un rientro sui costi di gestione di un’attività stagionale, che ha vissuto periodi complessi a causa delle limitazioni dovute alla pandemia. “Era ora, tutti a casa. Lasciate i lidi liberi con una prelazione ai residenti” scrive Mariarosaria sui social, commentando proprio l’approfondimento pubblicato ieri da Stabia Channel. Le fa eco Antonietta, sostenendo che “per fare un bagno ci vuole un mensile intero”. Le concessioni, in ogni modo, presto saranno a libero mercato. E lo scenario che potrebbe presentarsi da qui ai prossimi due anni sa tanto di rivoluzione e di decapitazione di un sistema pluridecennale.

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