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Viaggio nel Napoli Club Milano Azzurra, che proprio stasera festeggia i 40 anni di attività

Il vicepresidente Nicola Della Valle: «Passione e aggregazione rappresenta il motto che ci caratterizza»

tempo di lettura: 6 min
di Giovanni Minieri
13/09/2024 12:08:48

La passione per il Napoli non conosce confini, e si possono trovare forti pennellate d’azzurro anche nella capitale economica e finanziaria d’Italia. Parliamo appunto di Milano, dove la comunità partenopea è numerosissima, ed è solita riunirsi in occasione delle partite ma anche per lodevoli iniziative di carattere sociale. Grazie all’ottimo lavoro del presidente Aurelio De Laurentiis, il Napoli è tornato grande. Conquistandosi un posto di rilievo nel campionato di Serie A , ed il rispetto delle “big” d’Europa raggiungendo i quarti in Champions League nel 2023, attraverso un calcio semplice ma allo stesso tempo tremendamente bello e spettacolare. Proprio al Milan gli azzurri hanno scucito dal petto la prestigiosa toppa tricolore (2022/23), ed a poco più di un mese dalla doppia trasferta nella città del Castello Sforzesco contro Milan (29 ottobre) e Inter (10 novembre), il Club Napoli Milano Azzurra festeggia proprio questa sera i 40 anni di storia. Parliamo di questo e tanto altro, con il vicepresidente Nicola Della Valle.  


Come nasce il Club Napoli Milano Azzurra?

"Prima di tutto, colgo l'occasione per annunciare che questa sera andrà in scena la festa per i nostri 40 anni di attività. Saremo circa 150 persone: per l’occasione ci siamo appoggiati ad un locale con un palco apposito per gli eventi con musica napoletana e tombola musicata, e tutto sarà in diretta su Radio Vetrina.  Il Club Napoli Milano Azzurra nasce appunto nel 1984, anno “iconico” per i tifosi del Napoli in quanto a luglio approda all’ombra del Vesuvio un certo Diego Armando Maradona. Dopo Napoli-Verona, alcuni soci abbandonano il Club La Madonnina, e fondano Milano Azzurra. La nostra crescita costante, fa sì che in breve tempo diventiamo un autentico punto di riferimento nel centro-nord. Basti pensare che quando il famoso “Commando Ultrà” legato a Palummella saliva in trasferta, era solito mettersi dietro allo storico striscione di Milano Azzurra. Uno striscione a cui siamo molto affezionati, perché anch’esso è nato insieme a noi nel 1984, e da 40 anni fa capolino in ogni stadio d’Italia. Negli anni 90 a seguito di una triste vicenda si è deciso di non esporre più il classico vessillo, fino ad arrivare al 2010, quando tutto è ritornato alla normalità. Siamo un’Associazione di Promozione Sociale: c’è uno zoccolo duro (ovviamente un po’ ringiovanito) che va sempre allo stadio a sostenere la squadra, ma il Club non si limita solamente al tifo in ambito sportivo. Abbiamo infatti realizzato tante iniziative solidali. Ad esempio durante il periodo del Covid, in collaborazione con alcune pizzerie del territorio, abbiamo provveduto a far recapitare pizze presso gli ospedali, così come ai senza tetto. Un progetto a cui teniamo molto, è quello che abbiamo cominciato a portare avanti dopo la morte di Maradona. Si tratta di un Memorial (giunto quest’anno alla sua terza edizione) al quale abbiamo deciso di far partecipare soltanto bambini. Non si tratta di una scelta casuale. Maradona, infatti, amava i bambini e proprio loro rappresentano l’essenza vera e pura del calcio, ben lontano dal business che purtroppo contraddistingue con sempre maggiore ferocia quello attuale. In tutte le edizioni abbiamo raccolto fondi per l’Ospedale Santobono di Napoli o l’Ospedale Oncologico di Niguarda, mentre quest’anno verremo a consegnare l’assegno all’Ospedale Tortora di Pagani. Sosterremo in particolare il reparto di Ematologia diretto dallo stabiese prof. Califano: un autentico “missionario” che dà tutto sé stesso per aiutare il prossimo. La scelta del nosocomio paganese non è stata casuale. Purtroppo l’anno scorso ho perso un parente ed una cara amica ricoverati a Pagani per leucemia, e poiché credo che nella vita bisogna sempre restituire in un certo senso quel che si riceve, ho chiesto al Direttivo di scegliere l’Ospedale Tortora come beneficiario della raccolta fondi. La chiusura ufficiale ci sarà proprio stasera, ed abbiamo già raccolto circa 7.000 euro: cifra non da poco per una piccola associazione come la nostra. Per noi fare comunità è un valore fondamentale, tanto che sulla nostra sciarpa è presente il motto “passione e aggregazione”, perché quando sei così lontano dalla tua terra senti ancora più forte il legame con le tue radici. Inutile nascondere che l’anno dello Scudetto è stato una goduria immensa: ho visto ben 18/19 partite tra Italia ed Europa senza neanche aver sottoscritto l’abbonamento, e portare in altro i colori azzurri a Milano è stata un’emozione davvero forte".

Che rapporto c’è con la città di Milano?

"A Milano c’è una comunità di napoletani davvero molto vasta, e la nostra prerogativa è quella di essere un Club storico, che fin dagli inizi ha sempre aggregato un numero importante di persone. Una figura molto importante è quella del nostro addetto stampa Dario De Simone, che veicola le iniziative del Club Napoli Milano Azzurra, ed è attivissimo nel fornire informazioni relative a biglietti, ed organizzazione di trasferte per i tifosi. Milano è divisa tra Milan e Inter, ed è difficile imbattersi in tifosi del Napoli se non si è figli di napoletani. Anche se devo dire che le cose stanno cambiando. Prima dell’era De Laurentiis quasi nessuno si avvicinava ai colori azzurri, mentre ora che il Napoli si è assestato ai vertici del calcio italiano grazie al gioco spumeggiante di Sarri prima e Spalletti poi, cominciano a vedersi simpatizzanti azzurri anche in quei ragazzi che non provengono da generazioni di napoletani. Al di là della rivalità con la Juventus che accomuna davvero tutti, (Inter in particolare) a Milano c’è rispetto per chi ha fedi diverse da quelle rossonere o nerazzurre".

Qual è il tuo parere sulla squadra, alla luce del mercato condotto dal presidente De Laurentiis?

"Devo dire che quest’anno il presidente Aurelio De Laurentiis non ha badato a spese. Il mercato di quest’anno è stato figlio degli errori della stagione post-Scudetto, e si è capito quanto sia importante avere figure di rilievo in ambito dirigenziale, e come raccordo tra società, staff e calciatori. Antonio Conte è stato un colpo davvero sensazionale. Credo che l’organico sia di ottimo livello, con qualche piccola pecca sugli esterni e sul centro-sinistra dove Buongiorno è adattato non potendo esprimere le sue grandi potenzialità al centro della difesa. In ogni caso il vero Napoli si vedrà a partire dal match contro la Juventus, poiché il mister ci arriverà con la settimana tipo a disposizione per provare schemi diversi avvalendosi a pieno di tutto il roster. Lavorando a pieno regime anche con chi, negli ultimi giorni, è stato costretto a saltare le sessioni in gruppo per via degli impegni con le rispettive Nazionali".

Quali sono i posti più rappresentativi da non perdere per chi visita Milano?

"Sicuramente il Duomo, e poi il Castello Sforzesco. Diverso come struttura, ma credo possa in un certo senso essere considerato come l’alter ego del nostro Maschio Angioino".

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