Continua il tour de force infuocato per Walter Mazzarri, che dopo aver vinto al (ri)esordio sul sempre ostico terreno di gioco dell’Atalanta, proverà a compiere un’impresa storica. 4.277 giorni dopo lo sfortunato 1-4 di Stamford Bridge che segnò l’eliminazione del roster partenopeo dagli ottavi nel marzo 2012, torna dalla porta principale nella massima competizione europea per club. Sarà infatti il magico Stadio Santiago Bernabéu, fortino della squadra più titolata al mondo, a suggellare il ritorno tra i “grandi” del calcio mondiale.
Il Real Madrid (già qualificato alla fase successiva, ma non ancora sicuro del primo posto) è costretto a rinunciare a ben 8 titolari, ma schiera comunque una formazione stellare con Bellingham a fungere da raccordo con Brahim Diaz e Rodrigo. Walter Mazzarri conferma il 4-3-3, e deve fare di necessità virtù con Juan Jesus adattato nel ruolo di terzino sinistro per il contemporaneo infortunio di Mario Rui e Olivera. Titolarissimi in mediana con Lobotka play scortato da Anguissa e Zielinski, mentre qualche novità c’è in attacco. Osimhen va centellinato con cautela e parte inizialmente dalla panchina, ed al centro dell’attacco non c’è Raspadori ma il Cholito Simeone, alla prima da titolare in Champions League dopo gli appena 35 minuti raccolti nelle prime 4 gare del girone. L’ex attaccante del Verona, figlio di Diego Simeone e tifoso dichiarato dell’Atletico Madrid, vivrà la gara con un fascino ed un significato speciale.
Dopo 2 giri di lancette è subito Real Madrid con Rodrygo, che lasciato troppo libero calcia in diagonale trovando i guantoni di un attento Meret. La replica del Napoli è immediata, con un tiro-cross verso il palo più lontano sul quale nessuno si fa trovare pronto per il tap-in vincente. Al 9’ esplode il settore ospiti quando il Napoli gonfia la rete: Kvarasthelia va a memoria sul secondo palo per Di Lorenzo, palla in mezzo del capitano per il tap-in vincente di Simeone con Lunin che non riesce ad evitare che la sfera oltrepassi la linea bianca. Il Real Madrid ha però esperienza da vendere, ed in un amen pareggia la contesa: Brahim Diaz imbecca Rodrygo, che si porta il pallone sul destro, e fa partire una conclusione a giro che si infila nel sette dove Meret non può arrivare. 1-1 e tutto da rifare per gli uomini di Mazzarri. Al 14’ Carvajal serve con i tempi giusti Rodrygo, che spara altissimo da posizione favorevole. Regna le equilibrio, ma sul più bello il Real Madrid completa la rimonta: Alaba serve un pallone teso per Jude Bellingham, che da attaccante consumato ruba il tempo a Natan, e con un’inzuccata precisa beffa Meret ancora una volta incolpevole. Gli azzurri non accusano il colpo, e reagiscono con personalità con Simeone che sfiora il pari trovando soltanto i pugni di Lunin. Alla mezz’ora Kvaratskhelia raccoglie il passaggio di ritorno col tacco di Anguissa, e calcia dal limite centrando in pieno Alaba, la ripartenza dei padroni di casa è fulminea con Rodrygo che sfiora il tris con un diagonale fuori di un soffio. Lunin salva in due tempi sullo spiovente di Di Lorenzo, quindi ancora pericoli sulla corsia destra: parabola di Politano, con la difesa madridista costretta agli straordinari su Zielinski prima e Simeone poi. Le emozioni non finiscono neanche nei 4 minuti di recupero decretati dall’arbitro: prima Zielinski dai 20 metri trova una deviazione con la sfera che si perde oltre la trasversale, quindi occasione per Brahim Diaz, e ancora Simeone anticipato in extremis quando già pregustava il tap-in a botta sicura.
All’uscita dagli spogliatoi c’è subito la chioma bionda di Victor Osimhen in luogo di Simeone. Il Napoli parte senza paura, ed alla prima occasione trova la rete del pari: Di Lorenzo va dolce per Anguissa, che mette forte al centro trovando il muro blanco, la palla gli ritorna tra i piedi ed ecco che scaglia un missile potentissimo che fulmina Lunin. Sulle ali dell’entusiasmo la squadra partenopea ha immediatamente l’occasione di ribaltare il match: Anguissa ringhia a centrocampo ed avvia la transizione azzurra, assist per Kvaratskhelia che dal vertice sinistro dell’area di rigore per eccesso di altruismo preferisce servire Osimhen neutralizzato dall’attenta difesa madridista. Al 55’ Kvaratskhelia salta più in alto di Alaba, ma non riesce ad indirizzare la sfera verso lo specchio della porta. Brivido quando Joselu calcia al lato da posizione invitante, Mazzari fa entrare Elmas, quindi Osimhen va a segno sul filtrante di Politano, ma l’attaccante nigeriano è più avanti di tutti e l’arbitro annulla per fuorigioco. Il Real Madrid preme, e Meret è costretto ai miracoli prima su Rudiger e poi su Belligham, con Joselu che tenta il golazo in rovesciato sulla corta respinta ma senza successo. Nel momento di massima pressione, il Real Madrid realizza il 3-2 con una rasoiata dai 30 metri del neo-entrato Nico Paz, la cui traiettoria inganna l’estremo difensore partenopeo. Mazzarri si gioca le ultime carte affidandosi a Raspadori e Zanoli, Joselu spreca due volte a tu per tu con Meret, ma a tempo scaduto mette la propria firma andando con cattiveria su un assist delizioso di esterno del solito, incontenibile Jude Bellingham.
REAL MADRID – NAPOLI 4-2
Reti: 9’ pt Simeone (N), 11’ pt Rodrygo (R), 22’ pt Bellingham (R), 2’ st Anguissa (N), 39’ st Nico Paz (R), 45’+4 st Joselu (R)
REAL MADRID (4-3-1-2) Lunin; Carvajal, Alaba, Rudiger, Mendy (42’ st Nacho); Valverde, Ceballos (12’ st Joselu) Kroos; Bellingham; Brahim Diaz (20’ st Paz), Rodrygo (42’ st Lucas Vazquez). All: Ancelotti
NAPOLI (4-3-3) Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Juan Jesus (42’ st Zanoli); Anguissa, Lobotka (42’ st Raspadori), Zielinski (20’ st Elmas); Politano (33’ st Cajuste), Simeone (1’ st Osimhen), Kvaratskhelia. All: Mazzarri
Arbitro: Francois Letexier (FRA)
Note: Ammoniti: Zielinski (N), Cajuste (N) Corner: 5-4. Recupero: 4’ pt, 6’ st
«Questa vittoria ci restituisce leggerezza, questi 22 punti rappresentano un sogno» spiega il tecnico. «Prima della partita avevamo stretto un patto con i tifosi della Curva Sud, volevamo vincere per Castellammare. Dedico questi 3 punti a mia moglie, così evito di farle il regalo di compleanno»