L’ultima del 2024 mette il Napoli di fronte al Venezia in una sfida testa-coda che può nascondere diverse insidie. Gli uomini di Antonio Conte sono chiamati a mettere da parte il brutto secondo tempo di Marassi, ed approfittare del passo falso dell’Atalanta, fermata sul pari dalla Lazio nell’anticipo del sabato sera.
Il mister partenopeo sorprende tutti, e schiera una tridente a trazione anteriore, partendo per la prima volta in stagione con Kvaratskhelia e David Neres dal primo minuto. Completa il reparto offensivo Big Rom Lukaku. Davanti a Meret coppia centrale formata da Rrahmani e Juan Jesus con Di Lorenzo e Olivera sulle corsie basse. In regia l’inamovibile Lobotka supportato da Anguissa e McTominay. Cambio inatteso anche per Di Francesco, che rinuncia a capitan Pohjanpalo, sistemando Ellertsson alle spalle di Yeboah e Oristanio.
Il mister lagunare aveva garantito di affrontare la gara con spirito battagliero, ed in avvio Olivera è subito costretto a una superlativa diagonale per chiudere sul filtrante di Yeboah verso Ellertsson. La replica del Napoli non si fa attendere: Neres cerca l’uno-due con Lukaku, ma la difesa arancioneroverde è attenta ed allontana il pericolo. Un giro di lancette più tardi Stankovic in versione fenomeno nega la gioia del gol a McTominay da distanza ravvicinatissima. Al 7’ Kvara va dietro per lo stesso che McTominay, abile a portare a casa un prezioso tiro dalla bandierina. Neres si incarica di calciare dalla bandierina, e tenta l’eurogol con la sfera che si perde lontano dalla porta di Stankovic. Squillo lagunare con Nicolussi Caviglia dai 40 metri, ma il tiro difetta in potenza e precisione. Al 14’ spiovente di David Neres allontanato dalla retroguardia ospite, Kvara controlla, rientra con un gioco di gambe sul proprio piede preferito, ma trova ancora una volta i guantoni di Stankovic. Il Venezia non ci sta a recitare la parte della vittima sacrificale: Zampano inventa per Yeboah, e super Meret ci mette una pezza per evitare il vantaggio ospite. Al 23’ David Neres si mette in proprio con un mancino dal limite abbondantemente fuori misura, poi Altare in scivolata salva su una rasoiata di Olivera per direzionata verso l’area piccola. Al 34’ Anguissa si imbatte nelle gambe della difesa veneta, quindi poco dopo l’episodio che avrebbe potuto cambiare l’inerzia della gara. Anguissa inventa di tacco per Olivera, che si invola verso la porta e al momento del cross trova il braccio largo di Idzes. Calcio di rigore solare. Dal dischetto va Lukaku, ma Stankovic intuisce e distendendosi alla propria sinistra respinge la conclusione del centravanti belga. Si dispera la torcida partenopea, quando Anguissa spreca tutto calciando altissimo a pochi metri dal portiere veneziano.
Subito brividi in avvio di ripresa con Di Lorenzo perfetto in chiusura su Ellertsson. Dopo pochi minuti sale in cattedra Zampano per opporsi a McTominay, quindi David Neres supera Carboni in velocità crossa troppo lungo, l’azione prosegue con la sfera che giunge nei radar di Olivera che non trova la porta. Venezia insidioso su palla inattiva, con Meret pronto a smanacciare su una gran botta di Nicolussi Caviglia da posizione defilata. Napoli vicino al gol con Lukaku: bordata potentissima di Big Rom con Stankovic che si salva con l’aiuto del palo. Kvaratskhelia prova a mettere la propria firma sul tabellino ma la sua mezza girata finisce alle stelle, quindi Lukaku protegge bene di corpo senza riuscire a calciare in maniera proficua. Mister Conte cambia Raspadori per Anguissa, e sarà questa la chiave della partita. I partenopei premono alla ricerca dei 3 punti: Kvara incrocia trovando soltanto i guantoni di Stankovic, poi spazio a Politano per Kvaratskhelia con David Neres che trasloca sull’out mancino. All’80’ i padroni di casa sbloccano meritatamente la contesa. Spiovente teso griffato Di Lorenzo che l’estremo difensore lagunare smanaccia: David Neres rimette in mezzo, e la deviazione fortuita di Candela libera Raspdori, che scarica tutta la propria rabbia in un tracciante che termina la propria corsa in fondo al sacco. Punge Olivera, poi Politano imbecca Lukaku, straordinario nel coordinarsi da posizione defilata con la sfera che esce a fil di palo. Lukaku è un carrarmato: supera di forza Idzes ma viene murato da Bjarkason, quindi Politano ci prova con il classico sinistro a giro che finisce tra le braccia di Stankovic. Dopo 5 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine, ed il Napoli potrà cosi dormire da capolista.
NAPOLI – VENEZIA 1-0
Rete: 35’ st Raspadori
NAPOLI (4-3-3) Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera (42’ st Spinazzola); Anguissa (24’ st Raspadori), Lobotka, McTominay; Kvaratskhelia (29’ st Politano), Lukaku, David Neres. All: A. Conte
VENEZIA (3-4-2-1) Stankovic; Altare, Idzes, Sverko; Zampano (43’ st Bjarkason), Ellertsson (25’ st Andersen), Nicolussi Caviglia, Carboni (14’ st Candela); Yeboah (25’ st Pohjanpalo), Busio; Oristanio (43’ st El Haddad). All: E. Di Francesco
Arbitro: Francesco Cosso della Sezione AIA di Reggio Calabria
Note: Lukaku (N) al 37’ pt fallisce un calcio di rigore. Ammoniti: Altare (V), Stankovic (V), Idzes (V). Corner: 13-4. Recupero: 0’ pt, 5’ st
«Risultato meritato, squadra straordinaria per cuore e carattere» poi aggiunge: «Giocare palla è la nostra prerogativa, siamo stati bravi nel verticalizzare».