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Napoli - Troppo Napoli per questo Spezia, al 'Picco' è 0-3 senza storia

Gli azzurri sbancano anche il “Picco” di La Spezia, battendo i padroni di casa per 3-0.

tempo di lettura: 9 min
di Antonio Ingenito
05/02/2023 17:56:41

Al “Picco” di La Spezia è andato in scena il lunch match domenicale, che metteva a confronto, nella ventunesima giornata di serie A, i padroni di casa dello Spezia contro la lanciatissima capolista Napoli. Sfida che, almeno apparentemente, lasciava presagire ben pochi colpi di scena, con gli aquilotti vistosamente rimaneggiati da numerose e pesanti assenze, tra cui spiccava quella di bomber Nzola, l’uomo che, da solo, ha siglato ben 9 dei 17 goal complessivi messi finora a segno dai liguri. Oltre all’attaccante angolano, risultavano già alla vigilia quantomeno compromettenti anche i forfait di capitan Gyasi, Simone Bastoni, Ekdal, Kovalenko, Zurkowski, Moutinho e Sala. In panchina, alla guida del timone, non c’è neanche mister Luca Gotti, rimasto a casa e in convalescenza a seguito di un’operazione all’anca. A sostituirlo c’è il secondo Fabrizio Lorieri, che fu portiere di buon livello negli ‘anni 80.

Padroni di casa che schierano un 3-5-2 abbottonato con Dragowski tra i pali, terzetto difensivo composto da Ampadu, Caldara e Nikolau, mediano metodista gioca Bourabia con ai lati Agudelo e Salvatore Esposito, mentre in attacco operano Daniele Verde e Shomurodov, da poco rilevato in prestito dalla Roma.

Il Napoli risponde col consueto 4-3-3, in formazione tipo e con tutti i titolari a disposizione di mister Spalletti, che propone quindi il sempre presente Alex Meret in porta, Rrahmani e Kim centrali di difesa con Capitan Di Lorenzo a destra e Mario Rui a sinistra, terzetto di centrocampo composto da Lobotka, Anguissa e Zielinski e tridente che vede un riconfermato Lozano partire dal primo minuto, assieme a Kvara ed Osihmen.

Lo Spezia non può concedere vita facile al Napoli, quart’ultimo com’è, a 18 punti e con l’Hellas Verona che incalza i liguri, ormai a soli 5 punti di distanza. La zona B, per i ragazzi di mister Gotti, è una prospettiva ancora non scongiurata.

Vuole 3 punti, il Napoli, e vuole prenderseli nel turno di campionato che metterà a confronto, in un derby attesissimo, Milan ed Inter, con la prospettiva di aumentare ulteriormente il vantaggio nei confronti di almeno una concorrente al titolo o, chissà, magari entrambe.

Di Bello di Brindisi apre le ostilità e l’inizio è sorprendentemente di marca spezzina: giunge già al quarto minuto, infatti, una prima potenziale occasione per i ragazzi di casa, con Agudelo che, dopo aver intercettato un pallone giocato in orizzontale da Kvara, arriva fin verso la 16 metri azzurra, calciando però alle stelle da buona posizione. Due minuti più tardi è ancora Agudelo a ritrovarsi un pallone vagante nell’area del Napoli: nessun effetto mortifero ma la riconferma che lo Spezia non vuole darsi per vinto.

Al decimo minuto, prima situazione pericolosa creata dagli azzurri: cross di Mario Rui dalla trequarti per Osihmen con Caldara che, terrorizzato dall’arrivo dal nigeriano, per poco non si trascina in porta il pallone con la coscia, mettendo in difficoltà il proprio portiere che era uscito per agguantare la sfera. Autogoal sfiorato.

Proprio dal corner che ne segue, sempre ben calciato da Mario Rui, è capitan Di Lorenzo ad incornare sul primo palo anticipando tutti: palla fuori di pochi metri.

Giunge al sedicesimo, invece, la prima ammonizione della partita, a danno di Ampadu: gliela procura Kvara che, dopo averlo rimontato, lo salta in velocità, costringendo l’inglese a falciarlo.

Sessanta secondi più tardi ed è tempo della prima conclusione in porta del Napoli: un destro fiacco di Zielinski che finisce comodamente tra le braccia di Dragowski, con conclusione da circa 20 metri. Ed è tempo, pochi istanti più tardi, anche già per la prima ammonizione in casa Napoli: se la becca Chucky Lozano, entrato in ritardo su un vivace Agudelo.

Il film della partita è chiarissimo: lo Spezia è tutto compatto e rannicchiato, propone un pressing a tutto campo che ostruisce il Napoli già dalla prima manovra dal basso, rallentando le leve di Lobotka e Mario Rui, dai cui piedi partono le imbeccate migliori. Una volta recuperata palla, l’intenzione dei padroni di casa è attivare gli uomini di fascia, con Reca e Agudelo autori entrambi di una gara di sostanza, o il sempre tecnicamente validissimo Daniele Verde.

Gli spazi sono stretti, praticamente inesistenti e tutti molto ben intasati da uno Spezia corto e aggressivo, che oltre a non concedere palle goal pulite, cerca di spezzettare molto il gioco con falli continui, allo scopo di mortificare lo spettacolo del match, tentando di far emergere il ricorso a costanti duelli fisici.

Ne consegue una fase di studio, fino alla metà del primo tempo, dove il Napoli stra-domina ( come spesso gli succede) sul piano del possesso palla e porterà a casa comunque già 6 corner a favore già alla fine del primo tempo, ma non riesce, purtuttavia, a creare situazioni realmente insidiose, imbrigliato nella regnatela che Luca Gotti ha costruito per limitare la forza d’urto della capolista.

I giri del Napoli, ciononostante, iniziano già ad aumentare sul finire della prima frazione: sale in cattedra soprattutto Kvara, autore di alcune giocate deliziose. Inizia ad impadronirsi del centrocampo Lobotka, mentre Mario Rui si riconferma fine rifinitore. Osihmen ruggisce e mostra i muscoli: la sua sola presenza, tra gli spezzini, crea il panico.

Spalletti, tuttavia, non sorride: si odono infatti frequentemente, dalla panchina, le urla del tecnico toscano, che lamenta il ritmo basso dei suoi, che poi è quello che vuole lo Spezia.

Tra il 37esimo e il 39esimo, Kvara dà sprazzi di magia. Una prima volta, palleggia superbamente in area spezzina e si costruisce un destro in un fazzoletto, che però vien fuori strozzato e finisce a lato. Una seconda volta, intercetta palla e si invola verso la retroguardia avversaria, servendo un delizioso filtrante per Osihmen, che ha il solo difetto di essere leggermente impreciso.

Il primo tempo, dopo 1 minuto di recupero concesso, si chiude sullo 0-0.

Il Napoli sta prendendo in mano la leadership del match, ha una percentuale altissima di possesso-palla ( che supera il 77%), ma ancora non l’ha sbloccata.

Dal primo minuto della ripresa, ecco subito la prima mossa di Spalletti: Politano rinviene Lozano, autore di una prestazione grigia.

Dopo appena 15 secondi di seconda frazione, la scelta di big Luciano è già premiata: Reca, proprio nel tentativo di tenere a bada Politano, controlla un pallone vagante in area con un evidente fallo di mano: rigore solare per gli azzurri, Di Bello non ha alcun dubbio.

Dal dischetto si presenta Kvara, che con una perfetta esecuzione porta il Napoli in vantaggio: conclusione magistrale con l’interno destro poco sotto al sette alla sinistra di Dragowski, che intuisce l’angolo ma non ha alcun margine di spazio per compiere la parata.

Il vantaggio acquisito scioglie i nervi del Napoli, che sciorina il suo solito gioco, iniziando insistentemente a palleggiare nella trequarti spezzina con disinvoltura imbarazzante.

Lo Spezia dal canto suo, incassato lo svantaggio, prova ad alzare di qualche metro il proprio baricentro, pur senza mai riuscire a creare una sola opportunità davvero degna di tal nome.

Al minuto 50, Caldara spende il giallo strattonando un immarcabile Osihmen, mentre due minuti più tardi, tocca a Zielinski finire nell’elenco dei cattivi, per uno sgambetto rifilato ad Agudelo, senza dubbio tra i migliori dei suoi.

Al 62esimo, è proprio Zielo ad uscire dal campo, sostituito da Elmas. Lo Spezia tenta l’ultima sortita vera al 65esimo, quando Reca propone un pericoloso cross al centro dell’area azzurra, che però nessuno dei suoi riesce ad impattare.

Minuto 68: nell’area spezzina si alza uno stranissimo campanile dopo un tentativo di rinvio sbilenco dei liguri. La palla si alza in cielo, Dragowski esce come fosse sicuro di bloccarla ma più alto di lui , e di tutta la difesa spezzina messa insieme, salta l’ascensore Victor Osihmen: il suo stacco imperioso è astuto e beffardo, con la palla che dolcemente si deposita nella rete.

Il 2-0 è cosa fatta, ma il Napoli non è ancora sazio, perché appena 4 minuti più tardi è già tempo di triplicare il vantaggio: lo Spezia perde un pallone sanguinoso appena fuori la propria area su cui si avventa Kvara come un falco, servendo un generosissimo assist ad Osihmen che può così siglare, a porta quasi sguarnita, la propria doppietta personale e il punto esclamativo alla partita.

In poco più di 240 secondi, il Napoli uccide la contesa e spazza via i ragazzi di mister Gotti dal match.

Di fatto, da qui alla fine, non si gioca quasi più.

Solita girandola delle sostituzioni, con Ndombele e Olivera che al minuto 73 rinvengono Kvara e Mario Rui.

Al minuto 76, triplice cambio per lo Spezia, che getta nella mischia Maldini, Krollis e Cipot, in luogo di Verde, Shomurodov e Caldara.

Ultimo cambio per Spalletti al minuto 81, che concede qualche minuto di riposo a Victor Osihmen, sostituendolo col Cholito Simeone.

Altro giallo, l’ultimo della partita, per Reca al minuto 85, per via di un intervento in ritardo su Di Lorenzo, mentre al minuto 86 gli spezzini fanno propongono Wisniewski al posto di Salvatore Esposito.

Di Bello concede 3 minuti di recupero, a seguito dei quali fischia 3 volte: al “Picco” finisce 3-0 per il Napoli.

3, come i punti che il Napoli porta via dalla Liguria e mette a disposizione del proprio percorso.

“La capolista se ne va”, canta qualcuno sugli spalti.

Il Napoli è lì, primo, come di più non si potrebbe, almeno per ora.

Plausi anche allo Spezia, che ha tentato di rendere accesa la battaglia finchè ha potuto, salvo poi doversi inchinare alla regina più bella di questa serie A: quella capitanata da Luciano Spalletti.

TABELLINO:

Spezia (3-5-2): Dragowski; Ampadu, Caldara (31' st Maldini), Nikolaou; Amian, Bourabia, Esposito (41' st Wisniewski), Agudelo, Reca; Verde (31' st Cipot), Shomurodov (31' st Krollis). A disp.: Marchetti, Zovko, Holm, Ferrer, Beck, Candelari, Giorgeschi, Pedicillo. All.: Gotti

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (29' st Olivera); Anguissa, Lobotka, Zielinski (17' st Elmas); Lozano (1' st Politano), Osimhen (37' st Simeone), Kvaratskhelia (29' st Ndombelé). A disp.: Marfella, Gollini, Juan Jesus, Bereszynski, Ostigard, Demme, Zedadka, Zerbin, Gaetano, Raspadori. All: Spalletti

Arbitro: Di Bello

Marcatori: 2' st rig. Kvaratskhelia (N), 24' st Osimhen (N), 28' st Osimhen (N)

Ammoniti: Ampadu, Caldara, Reca (S); Lozano, Zielinski (N)

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