In un Maradona sold-out, il Napoli di Walter Mazzarri prova a chiudere il 2023 riconquistando il feudo di casa, che in questa stagione è stato purtoppo avaro di soddisfazioni. In campionato l’ultimo successo contro il Cagliari griffato Osimhen e Kvaratskhelia, ha interrotto una serie negativa di 3 sconfitte e 1 pari. Di Lorenzo e compagni sono chiamati a riscattarsi nella seconda parte della stagione, visto che la classifica nella gare casalinghe vede gli azzurri occupare addirittura il 15° posto con solo 10 punti in 8 gare.
Mazzarri deve fare di necessità virtù a causa della tante assenze. L’infortunio di Natan, vede il Napoli riproporre la stessa difesa di Roma con Rrahmani e Juan Jesus coppa centrale, mentre Di Lorenzo e Mario Rui si sistemano sulla corsie basse esterne. Lobotka recupera, e parte dal primo minuto formando il trio dei titolarissimi con Anguissa e Zielinski. In attacco out Osimhen e Politano per squalifica, c’è Raspadori al centro del attacco dopo aver vinto il ballottaggio con Simeone, con Zerbin e Kvaratskhelia ali offensive.
Esce meglio dai blocchi di partenza il Napoli, che si fa vedere dopo 4 giri di lancette con Anguissa dai 25 metri, ma la conclusione viene sporcata ed è facile preda dell’estremo difensore ospite. Poco dopo, sugli sviluppi di palla inattiva, Zerbin mette in mezzo un pallone interessante per la zampata di Raspadori che finisce sull’esterno della rete. Brividi al minuto 12 quando Colombo si invola verso Meret portandosi via mezza difesa del Napoli: palla allargata sulla destra dove Pereira brucia Mario Rui e calcia in maniera pericolosa guadagnando però soltanto un calcio d’angolo. Gli uomini di Walter Mazzarri provano a far valere la propria tecnica: Di Lorenzo serve Raspadori che si stacca dall’ostica marcatura monzese, assist per Kvaratskhelia che trova l’opposizione di un sempre attento Caldirola. Al 22’ Kvaratskhelia è protagonista di un’azione personale irresistibile, suggerimento per Anguissa che non riesce a scardinare il bunker di Palladino. Al 27’ Mario Rui cerca Zielinski con uno spiovente ben calibrato alle spalle della difesa, ma Di Gregorio capisce tutto e salva in uscita. Kvartskhelia è ispirato: non c’è spazio, ma conserva il possesso palla e con un bel sinistro a giro sfiora il sette alla destra di un Di Gregorio già preparato al peggio. Occasionissima Napoli al minuto 40: Mario Rui pennella dall’out mancino per l’inserimento con i tempi giusto di Anguissa che centra Di Gregorio in uscita, la palla finisce poi tra i radar di capitan Di Lorenzo che non inquadra lo specchio della porta. Poco dopo Zerbin dà il là ad un pericoloso contropiede, ma ritarda troppo il passaggio verso Kvaratskhelia, permettendo D’Ambrosio di metterci una pezza in scivolata. Allo scadere della prima frazione di gioco è ancora Kvara-show: manda al bar quasi tutta la difesa ospite, e con un interno destro a giro sfiora l’angolino.
La ripresa si apre con un’inzuccata oltre la trasversale di Rrahmani su invito di Zielinski. Al 51’ Zielinski sugli scudi con un magico filtrante per il movimento di Raspadori, che stringe troppo il sinistro da posizione defilata. Passano pochi minuti e Kvara chiude uno splendido uno-due nello stretto con Raspadori, ma si fa ipnotizzare da Di Gregorio al momento della battuta a rete. Preme il Napoli che va nuovamente vicino al vantaggio con Juan Jesus in proiezione offensiva. La squadra di Palladino attende, e poi cerca il varco giusto per colpire in ripartenza, come al minuto 68 quando Meret è chiamato al miracolo per dire di no a Colombo. L’azione prosegue, e sulla conclusione di Colpani c’è un tocco col braccio di Mario Rui che per il direttore di gara è meritevole di essere punito con la massima punizione. Dagli 11 metri si presenta Pessina, ma Meret si distende alla propria sinistra e blocca la sfera facendo esplodere il Maradona di gioia e liberazione. Doppio cambio per Mazzarri con l’ingresso di Gaetano e Lindstrom, poi tocca a Contini a causa dell’infortunio occorso a Meret. La voglia di vincere è enorme, e gli azzurri alzano ulteriormente il baricentro alla ricerca dei 3 punti: Rrahmani ci prova di testa sugli sviluppi di un angolo ma la girata di testa è troppo debole, quindi ottima protezione di palla di Raspadori e scarico per la botta di Gaetano che trova soltanto i guantoni di Di Gregorio. Negli ultimi minuti dentro Simeone per Lobotka per aumentare la presenza offensiva: Kvaratskhelia tira con eccessiva leggerezza, poi Mario Rui ciabatta tra le braccia del portiere che blocca senza eccessivi problemi. Bella combinazione sull’asse Kvara-Raspadori-Gaetano, con il siluro dello scugnizzo partenopeo che si infrange su uno scatenato Di Gregorio. Dopo 6 minuti di recupero giunge il triplice fischio finale, con i tifosi molto delusi per l’ennesimo risultato insoddisfacente tra le mura amiche.
NAPOLI – MONZA 0-0
NAPOLI (4-3-3): Meret (28’ st Contini); Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka (39’ st Simeone), Zielinski (25’ st Gaetano); Zerbin (25’ st Lindstrom), Raspadori, Kvaratskhelia. All. Mazzarri.
MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; D'Ambrosio (31’ st Cittadini), Gagliardini, Caldirola; Pereira (1’ st Birindelli), Akpa Akpro (17’ st Bondo), Pessina, Ciurria; Valentin Carboni (11’ st Colpani), Mota Carvalho; Colombo (31’ st Machin). All. Palladino.Arbitro: Marco Di Bello della Sezione AIA di Brindisi
Note: Espulsi: Mazzarri (N) al 38’ st per proteste, Palladino (M) al 45’+3 per proteste, Maric (M) al 45’+4 per proteste. Ammoniti: Pereira (M), Birindelli (M), Juan Jesus (N), Di Lorenzo (N), Cittadini (M), Palladino (M), Gaetano (N), Bondo (M), Kvaratskhelia (N). Corner: 10-1. Recupero: 0’ pt, 6’ st.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»