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Evitato lo spauracchio Psg, la fase a eliminazione diretta di Champions League parla tedesco per il Napoli di Luciano Spalletti. L’urna di Nyon dice Eintracht Francoforte, per un ottavo di finale molto affascinante che promette gol e spettacolo.
Umiltà e rispetto come parole d’ordine, perché le aquile della città che ha dato i natali a Goethe si son fatte apprezzare in ambito internazionale conquistando l’ultima edizione di Europa League dopo aver superato i Rangers ai calci di rigore.
Napoli-Eintracht non sarà una sfida inedita, ma gli azzurri dovranno giocare anche contro la cabala per sovvertire la storia e dimostrare che in questa stagione tutto è possibile. Sono 3 i precedenti tra le due squadre che han visto sempre sorridere quella della Valle del Meno: la prima sfida risale addirittura alla Coppa delle Alpi 1969, quando il Napoli incassò l’unica sconfitta del raggruppamento proprio contro i bianconeri. Non bastò un gol di Barison per evitare un ko pesante (2-1) che consegnò per un solo punto la leadership al Basilea, poi vincitore del trofeo in finale sul Bologna.
Curiosamente Napoli ed Eintracht si sono poi affrontati l’ultima volta in una sfida da dentro o fuori, sempre agli ottavi di finale, ma in quella che nel 1994/95 di chiamava ancora Coppa Uefa. Sulla panchina degli azzurri sedeva lo stratega serbo Vujadin Boskov, che dopo aver eliminato Skonto Riga e Boavista cadde proprio sotto i colpi della squadra tedesca. Due sconfitte di misura senza riuscire a segnare alcun gol condannarono i partenopei ad abbandonare anzitempo la competizione: un’autorete di Buso decise il match in terra tedesca, mentre la carica dei 30.000 non fu sufficiente a ribaltare l’eliminatoria con l’Eintracht abile a chiudere il discorso qualificazione con un gol a inizio ripresa di Falkenmayer.
In questo momento l’Eintracht è tra le squadre più in forma della Bundesliga: trascinata dalle reti di Tamada e Lindstrom, gli uomini di Oliver Glasner han raccolto ben 21 punti sui 30 disponibili nelle ultime 10 gare. Regge il loro ritmo soltanto il Friburgo, segue in Lipsia a una lunghezza e poi subito dietro Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Sulla corsia mancina spicca il classe ’99 ex Juve Luca Pellegrini, che in Germania sta trovando continuità di gioco e prestazioni. La stella è sicuramente Mario Gotze, che dopo aver deciso il Mondiale 2014 contro l’Argentina, ha vissuto un momento di appannamento tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund, salvo poi rimettersi in gioco al Psv per poi tornare all’alba dei 30 anni in Bundesliga per dimostrare di poter essere ancora un calciatore importante e decisivo.
L’Eintracht Francoforte arriva agli ottavi dopo aver concluso il gruppo D al secondo posto alle spalle del Tottenham, vincendo le ultime due gare per 2-1 contro Marsiglia in casa (Tamada e Kolo Muani) e Sporting Lisbona in trasferta, sempre con le firme in calce di Tamada e Kolo Muani.
Dopo gli interventi a cura di Gori, i reflui sono collettati all’impianto di punta gradelle.
