Foto: Ssc Napoli
Il girone di ritorno inizia con un duello testa-coda, ed il Napoli si prepara ad affrontarlo con lucidità per proseguire con fiducia e serenità la marcia di avvicinamento verso la final four di Supercoppa. Sabato andrà scena la prima gara stagionale al Maradona alle ore 15:00, e per questo insolito turno pomeridiano gli uomini di Walter Mazzarri si ritroveranno davanti la Salernitana, fanalino di coda del campionato con appena 12 punti raccolti in 19 gare.
Scorrendo i dati statistici, l’ago della bilancia cade nettamente dal lato azzurro: in 29 precedenti complessivi, il Napoli ha conquistato ben 14 vittorie ed ottenuto 12 pareggi. Ancora più confortanti gli scontri diretti fin qui disputati all’ombra del Vesuvio, con gli azzurri imbattuti in 13 sfide con 9 successi e 4 gare terminate in perfetto equilibrio.
I 16 punti di differenza in classifica non devono però far calare il livello di attenzione, perché il derby campano è sentitissimo a Salerno. Le insidie saranno inevitabilmente dietro l’angolo. Negli occhi di capitan Di Lorenzo e compagni ci sarà voglia di rivalsa dopo l’1-1 della scorsa stagione: alla rete iniziale di Olivera rispose Dia a 6 minuti dal triplice fischio finale, con la squadra granata che al rientro nel capoluogo fu accolta trionfalmente dai propri supporters per aver rimandato di una settimana la festa Scudetto dei “cugini”.
La squadra campione d’Italia in carica ha assoluta necessità di invertire la rotta. I 3 punti mancano addirittura dal 16 dicembre (2-1 al Cagliari), e da quel momento è partita una striscia negativa di 1 pari e 3 ko in tutte le competizioni senza gonfiare mai la rete. Nel girone di ritorno i partenopei non possono più permettersi passi falsi, e la scalata verso la zona Champions passa per sfatare il tabù Maradona, e far sì che lo stadio di casa torni ad essere un fortino inespugnabile per qualsiasi avversario. Nella prima parte di stagione il rendimento interno è stato addirittura da zona retrocessione: soltanto 3 risultati pieni (Sassuolo, Udine e Cagliari) con appena 11 punti raccolti sui 27 disponibili, meglio soltanto di Verona, Udinese, Salernitana ed Empoli in lotta disperata per la permanenza in massima serie.
Delude anche il rendimento della Salernitana lontano dall’Arechi: lo scorso 30 dicembre il blitz di Verona firmato Tchaouna è valso il primo successo esterno stagionale, regalando finalmente una gioia alla squadra cara al presidente Iervolino dopo una lunghissima striscia negativa fatti di appena 2 pari e 6 sconfitte.
Walter Mazzarri ha incrociato tre volte i guantoni con la Salernitana ottenendo un doppio successo per 2-0 quando era alla guida del Livorno in Serie B (2003/2004) ed un pari due stagioni fa in Cagliari-Salernitana 1-1 con reti di Pavoletti e Bonazzoli. L’unico precedente tra Mazzarri e Filippo Inzaghi risale invece alla stagione 2018/19, quando il Torino del tecnico toscano spreca le due reti di vantaggio realizzate da Iago Falque e Baselli, subendo la rimonta ad opera del Bologna con le firme di Santander e Calabresi. Nel girone di ritorno non ci sarà la possibilità di ritrovarsi, perché la dirigenza felsinea decide di cambiare guida tecnica con Mihajlovic che subentrerà in luogo di Filippo Inzaghi.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»