Foto: Ssc Napoli
Inquietanti corsi e ricorsi storici. La vigilia di Fiorentina-Napoli è avvelenata da episodi discutibili che sembrano ripercorrere l’annata 2017/18. Gli azzurri guidati da Sarri sono lì a rincorrere lo Scudetto, ma cedono di testa il giorno dopo aver assistito a Inter-Juventus vinta 3-2 nel finale dai bianconeri dopo una serie di decisioni discutibili dell’arbitro Orsato. Ieri sera era cambiato lo scenario, ma identico risultato e polemiche ancora più forti con lo score segnato dal rigore in extremis realizzato da Cuadrado a seguito di un contatto del tutto inesistente con Perisic. Il Napoli avrebbe potuto accusare il colpo, ma questa volta siede in panchina un allenatore grintoso e molto più abituato a gestire gare dove la posta in palio è altissima con la pressione che sale alle stelle. Dopo un primo tempo in cui i partenopei provano man mano a prendere le misure, capitan Insigne sale in cattedra e trascina la città e la squadra dove merita: in zona Champions.
Subito pericolo il Napoli dopo appena 120 secondi: sugli sviluppi di un corner, Insigne pennella verso il secondo palo dove non c’è nessuno per il tap-in vincente. Al 7’ verticalizzazione sontuosa di Fabian per lo scatto di Osimhen, palla a Politano che la rimette al centro dove Zielinski viene anticipato di un soffio. Sale in cattedra Osimhen al minuto 12: dribbling ubriacante su Pezzella, palla dietro per Zielinski a rimorchio e Terracciano con un colpo di reni toglie la sfera dall’incrocio. L’azione prosegue, sfera tra i radar di Fabian che impegna il portiere viola a una complicata parata a terra. Brividi quando Vlahovic beffa tutti ed insacca alle spalle di Meret, ma l’azione è giustamente invalidata per la posizione chiaramente irregolare dell’attaccante serbo. Bakayoko si fa vedere ma senza particolare esito, quindi Ribery fa quasi tutto il campo palla al piede in ripartenza, ma poi arriva al tiro sfinito e Meret blocca senza alcuna preoccupazione. Al 32’ giunge la migliore occasione per gli uomini di Gattuso. Rrahmani ruba un preziosissimo pallone in pressione alta, Milenkovic alza il braccio per evitare il tocco dolce di Insigne verso Osimhen. Punizione invitante dai 25 metrii, va con sicurezza il capitano partenopeo e la palla di stampa in pieno sulla traversa con Terracciano già preparato al peggio. Bakayoko inventa per Zielinski, ma il suggerimento del trequartista polacco è troppo sul corpo di Insigne che non riesce a controllare. Poco dopo gran lancio a lunga gittata di Insigne verso Osimhen, ma Terracciano legge perfettamente la situazione e salva tutto in uscita.
Subito polemiche in avvio di ripresa: Ribery, già ammonito, stende da dietro Zielinski ma il direttore di gara fischia soltanto fallo senza estrarre il secondo cartellino giallo. Al 51’ Politano dialoga con Fabian, e poi scarica un sinistro violentissimo sul palo corto che costringe Terracciano ad un miracolo per mantenere la porta inviolata. La Fiorentina, nonostante l’obiettivo salvezza già raggiunto, gioca una partita seria e credibile, senza regalare nulla al Napoli in piena lotta per la qualificazione in Champions. Il meritato vantaggio azzurro giunge al minuto 56. Corner di Zielinski sul quale non può intervenire Rrahmani, trattenuto visibilmente per la maglia da Milenkovic. Il direttore di gara lascia correre, ma alla prima pausa va a rivedere tutto al VAR per essere certo di prendere la decisione più giusta. Le immagini sono chiarissime, inevitabile decretare la massima punizione. Dagli 11 metri si presenta Lorenzo Insigne, respinge Terracciano ma la corta respinta è preda dello stesso capitano partenopeo che col mancino deposita nella porta sguarnita. Bonaventura impegna Meret dal limite. Calcio spettacolo al minuto 63: Fabian regale in interdizione, palla a Zielinski che di tacco libera Insigne la cui precisa conclusione termina sul palo. L’azione prosegue, palla di nuovo al “24” e destro a giro ben oltre la trasversale. Al 67’ il Napoli raddoppia. Politano va in verticale per la velocità di Osimhen, apertura da urlo per Insigne e assist per Zielinski che beffa Terracciano con la complicità di una deviazione di Venuti. 19 reti e 12 assist in stagione per il talento più splendente del calcio italiano. Entrano Lozano e Mertens per Politano e Zielinski. Pezzella incorna largo su angolo di Pulgar. All’80’ Pezzella stende Osimhen ai 25 metri in posizione leggermente spostata sulla sinistra: Insigne prova a concedere il bis ma stavolta la sfera si perde alta. Spazio anche a Petagna per Osimhen, e dopo 4 minuti di recupero Gattuso può finalmente esultare. A 90 minuti dal termine del campionato, il Napoli resta un punto sopra la Juventus per l’ultimo posto utile nel gotha del calcio mondiale.
FIORENTINA – NAPOLI 0-2
Reti: 11’ st Insigne, 22’ st Venuti aut.
FIORENTINA (3-5-2) Terracciano; Milenkovic, Pezzella; Venuti, Bonaventura (32’ st Callejon), Pulgar, Castrovilli (21’ st Eysseric), Biraghi (21’ st Igor); Vlahovic, Ribery (38’ st Kouame).
All: Iachini
NAPOLI (4-2-3-1) Meret; Di Lorenzo, Manolas, Rrahmani, Hysaj; Fabian, Bakayoko; Politano (32’ st Lozano), Zielinski (32’ st Mertens), Insigne; Osimhen (39’ st Petagna).
All: Gattuso
Arbitro: Rosario Abisso della Sezione AIA di Palermo
Note: Espulso: Dragowski (F) all’11’ st dalla panchina per proteste. Ammoniti: Rrahmani (N), Milenkovic (F), Ribery (F), Caceres (F), Castrovilli (F), Contini (N), Pezzella (F). Corner: 1-4. Recupero: 1’ pt, 4’ st.
«Il pubblico è stato spettacolare, questa è anche la vittoria di Castellammare. Abbiamo vinto un campionato difficile contro squadre organizzate e con una forte identità».
