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La Juve Stabia non passa al Mapei Stadium. Il Sassuolo vince seppur a fatica contro le vespe e torna primo in classifica. Rabbia tra le file dei gialloblù, che si sono visti annullare un gol per tempo. Ci pensano Laurienté e Mulattieri a far sorridere gli emiliani.
La Juve Stabia fa tappa al Mapei Stadium Città del Tricolore per affrontare la formazione neroverde scavalcata ieri sera dal Pisa in vetta alla classifica. Per i gialloblù si tratta del secondo match stagionale a Reggio Emilia dopo quello del 26 dicembre perso 2-1 contro la Reggiana. Mister Pagliuca conferma il 3-4-2-1 con Thiam tra i pali. In difesa Ruggero affianca Varnier e Bellich con il supporto, in fase di non possesso, degli esterni Mussolini sulla fascia destra e Rocchetti, al posto di Fortini, sulla corsia mancina. Maistro va per vie centrali accanto a Buglio. Sulla trequarti Pierobon, al posto di Candellone, viene affiancato da Piscopo, mentre Adorante è la punta centrale.
Cronaca:
La Juve Stabia passa subito in vantaggio: Adorante serve Maistro in area, il giocatore con il mancino insacca alle spalle del portiere, ma il numero 9 viene giudicato in posizione irregolare. Regna l’equilibrio tra le due squadre dopo la rete annullata. Meglio le vespe in fase di non possesso. Entrambe le squadre sembrano non farsi male. Poi al minuto 45’ il Sassuolo la sblocca: Toljan serve Laurentiè che beffa Thiam sul primo palo. L’attaccante francese sale a quota dieci gol in campionato. Doccia fredda per i gialloblù, che detenevano il pallino del gioco. Il direttore di gara concede tre minuti di recupero. Minuti che passano in fretta e l’arbitro manda le formazioni negli spogliatoi per la fine della prima frazione di gioco, che si conclude con il vantaggio neroverde.
Nella ripresa è Tarantino a prendere il posto di Pagliuca, quest’ultimo espulso durante l’intervallo per proteste. Le vespe ci provano al 16’ con Piscopo: con un diagonale prova a sorprendere Moldovan, pallone fuori di un soffio. Al 26’ i padroni di casa chiudono i conti: contropiede neroverde, Laurientè serve il neoentrato Mulattieri che insacca. Le vespe, che finora avevano mostrato ottima padronanza del gioco, accusano il colpo da un punto di vista psicologico. Al 35’ il neoentrato Leone segna il gol che riapre le marcature, ma ancora una volta interviene il VAR per segnalare la posizione irregolare di Adorante. Davvero una giornata sfortunata per le vespe. La squadra di Grosso sembra aver perso brillantezza, nonostante sia avanti di due gol. Il direttore di gara concede cinque minuti di recupero. Assalto finale delle vespe: Adorante, viene servito da Rocchetti, colpo di testa dell’attaccante deviato in corner. Finisce qui: seppur non in maniera brillante, il Sassuolo passa tra le mura amiche e torna primo in classifica.
Tabellino:
SAS – JST 2-0
Sassuolo (4-3-3): Moldovan; Toljan, Muharemovic, Lovato (Odenthal 13’s.t.), Doing (Pieragnolo 42’s.t.); Ghion (Obiang 17’s.t.), Iannoni (Lipani 43’s.t.), Boloca; Berardi, Skyellerup (Mulattieri 17’s.t.), Laurientè. A dip.: Satalino, Volpato, Mulattieri, Obiang, Pieragnolo, Paz, Romagna, Moro, Odenthal, Antiste, Lipani, Russo. All.: Raffaele Longo.
Juve Stabia (3-4-2-1): Thiam; Bellich, Ruggero (Sgarbi 39’s.t.), Varnier; Mussolini, Maistro (Mosti 21’s.t.), Buglio, Rocchetti; Piscopo (Candellone 21’s.t.), Pierobon (Leone 34’s.t.), Adorante. A disp.: Matosevic, Quaranta, Baldi, Di Marco, Peda, Meli, Gerbo, Sgarbi, Mosti, Leone, Zuccon, Candellone. All.: Guido Pagliuca.
Arbitro: Maria Sole Ferrieri Caputi della sezione AIA di Livorno
Assistenti: Edoardo Raspollini della sezione AIA di Livorno e Fabrizio Aniello Ricciardi della sezione AIA di Ancona
IV ufficiale: Andrea Calzavara della sezione AIA di Varese
VAR: Manuel Volpi della sezione AIA di Arezz0
AVAR: Davide Ghersini della sezione AIA di Genova
Ammoniti: Buglio (JS), Maistro (JS), Odenthal (S), Muharemovic (S)
Espulsi: Pagliuca (JS)
Marcatori: Laurientè (S) 45’p.t., Mulattieri (S) 26's.t.
Angoli: 5-3
Recuperi: +3’p.t., +5’s.t.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»