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Juve Stabia - Rebus panchina, Todaro indica la via. C'è un nome in pole

Un tecnico desideroso di affermarsi che sia al tempo stesso lavoratore e aziendalista, questo l'identikit del nuovo allenatore delle vespe

tempo di lettura: 3 min
di Gioacchino Roberto Di Maio
13/06/2021 12:55:46

Mister Ciro Ginestra (Foto Google)

Un tecnico desideroso di affermarsi che sia al tempo stesso lavoratore e aziendalista. È questo l’identikit del prossimo allenatore della Juve Stabia tracciato nei giorni scorsi dall’amministratore unico Vincenzo Todaro. Il matrimonio mancato con Baldini, ritenuto l’uomo giusto per doti umane e professionali, ha di fatto costretto la società a vagliare altri profili per il ruolo di successore di quel Pasquale Padalino che ha dichiarato a TuttoC di aver a sua volta declinato la proposta di rinnovo gialloblù. «Al termine del campionato ho incontrato in due occasioni Pavone e Todaro – ha spiegato il trainer foggiano –, in seguito alla prima offerta ho preso tempo per pensarci e quando ci siamo rivisti non siamo riusciti a trovare l’intesa. Abbiamo deciso di prendere due strade diverse di comune accordo, nel pieno rispetto delle parti. Già a dicembre c’era stato un contatto per rinnovare il contratto, sono stato io a preferire di aspettare la fine dei playoff per concentrarmi totalmente sul campo. Ora attendo novità, non ho ancora parlato con altre società anche se già stanno girando alcune voci». Divorzio che si consumerà ufficialmente il prossimo 30 giugno, data in cui le vespe dovranno assolutamente aver trovato il proprio nuovo condottiero. Se nelle scorse ore i nomi più gettonati erano quelli di Ciro Ginestra, con Todaro a Bisceglie, Brambilla e Legrottaglie, quest’ultimo apprezzato dal socio Giuseppe Langella sin dai tempi di Pescara, nelle ultime ore gira con insistenza il profilo di Vincenzo Maiuri, 52enne reduce dall’esperienza fulminea al Foggia e dalla delusione di Cava de’ Tirreni, dove era stato chiamato una prima volta per sostituire Modica e poi per chiudere la stagione dopo che gli era subentrato Campilongo. Se i curricula dei giovani candidati dei giorni scorsi ricordano le scommesse tanto amate dall’ex patron Manniello, quello di Maiuri prende quota per la sua capacità di saper lavorare con quella linea verde su cui la Juve Stabia ha dichiarato di voler puntare in un discorso di valorizzazione che possa in prospettiva favorire anche l’azzeramento dei debiti. Al momento in pole resta Ginestra, reduce dalle esperienze con Casertane e Picerno, con l’ex metelliano subito a seguire e con Marchionni che resta una affascinante suggestione. Il tutto senza dimenticare che il nuovo allenatore dovrà risolvere la grana Marotta dopo che “El Diablo” ha richiesto alla società di essere ceduto smentendo improvvisamente le proprie dichiarazioni da leader del progetto triennale del club cucitogli addosso lo scorso gennaio. Se da un lato non è escluso che l’attaccante desiderasse un deciso potenziamento della squadra per poter effettivamente proseguire il percorso di crescita e che si sia sentito deluso dai programmi societari, dall’altro vi è un contratto, oltretutto oneroso, da rispettare. Il 15 luglio Marotta spegnerà 35 candeline, monetizzare dalla sua cessione appare una prospettiva assai complessa e non è escluso che il ds Pavone possa valutare eventuali contropartite tecniche da parte di chi dovesse bussare alla porta gialloblù. La Juve Stabia non può permettersi né di perdere il leader e bomber del girone di ritorno, né tantomeno di tenere in rosa un uomo scontento che finirebbe per disattendere le aspettative di tutto l’ambiente. Subito dunque un compito delicato per l’allenatore che verrà e chissà che non sia un "Cobra" a placare il malcontento di "El Diablo". Il passato insegna, per poter divertirsi la nuova Juve Stabia dovrà partire con le ali giuste.

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