La nuova avventura di mister Eziolino Capuano in gialloblè inizia con tanti consensi e con pochi punti. Una partenza purtroppo ancora rallentata da un recente passato che inevitabilmente lascia in eredità, nella gestione dell’atteso “Gladiatore” della panchina, qualche ruggine. Una ruggine più tattica che tecnica, a dimostrazione che l’organico messo su dal patron Cesarano e corretto dallo stesso Capuano, può contare su basi che ci appaiono certamente più solide se rapportate a quelle della passata annata. Rispetto ad un anno fa, di questi tempi, il buon e bravo Eziolino, può finalmente lavorare con un gruppo di giovani atleti più ampio ed omogeneo che, con il passare dei giorni, riesce sempre di più a capire il “credo tattico” di un maestro della panchina che in Italia ha davvero pochi eguali. Un maestro di nome di fatto che in pochissimo tempo ha trasformato quella che sembrava essere la ”banda del buco” in una squadra vera, lavorando su di un aspetto che ha fatto la fortuna del calcio italiano sotto la guida di un certo Marcello Lippi: le motivazioni!. Una squadra che finalmente riesce ad essere protagonista in campo, tanto da sfiorare il colpaccio in trasferta a Martina Franca. Una squadra che si appresta a divertire i propri encomiabili tifosi, una squadra che saprà dare onore e lustro alla mitica e centenaria casacca gialloblè. Nel frattempo eccoci giunti ad un’attualità che prepotentemente pone le Vespe in prossimità di un doppio consecutivo impegno tra le mura amiche. Si comincia questa domenica con l’affascinante sfida con la sorprendente capolista, per giunta a punteggio pieno, Potenza. Una sfida nella sfida!. Una sfida che dal lontano giugno del 1975 è sempre stata ricca di contenuti e mai fine a se stessa. Come si può infatti non ricordare quell’amaro spareggio sul neutro di Bari tra la Juve Stabia dell’allora commissario straordinario Don Peppe Abagnale ed il Potenza dell’implacabile bomber Francesco Scarpa. Gara unica per la promozione in serie C che solo allo scadere dei due tempi supplementari vide primeggiare gli ostici avversari, mentre i circa 3000 stabiesi, al seguito dei gialloblè, confusero una bruciante sconfitta sul campo in uno “strano” destino studiato a tavolino. Da allora si sono susseguiti altri match, altre e calde sfide spesso risoltesi a favore delle Vespe, ma quella datata giugno 1975 resterà un brutto indelebile ricordo. Settembre 2007, quarta giornata del girone di andata, altra categoria, altro campionato, altri protagonisti. Il Potenza giunge a Castellammare dopo l’exploit di tre successi di fila, con ben 7 reti all’attivo e nessuna al passivo. Un cammino da super corazzata, un cammino che pone gli uomini di mister Capuano nell’assoluto obbligo di rispettare gli avversari ma non per questo temerli più del consentito. Siamo sicuri che allo stadio Romeo Menti ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, quel dodicesimo uomo in campo che insieme ai gladiatori di Capuano sapranno dare un primo vero significato all’attuale stagione. Tutti si aspettano la prima vittoria, l’inizio di una rincorsa che passando per la salvezza potrebbe aprire le porte dell’impensabile a questa nuova Juve Stabia. Nel ricordo di una storia centenaria, nel ricordo di una forza che da sempre va sostenuta con onore, nel ricordo di quei 3000 stabiesi presenti al San Nicola di Bari, nel ricordo di una Juve Stabia che avrebbe meritato molto di più, nel ricordo dei ricordi, eccoci giunti alla prima vera gara dell’anno. Mister Capuano potrà contare su tutti gli uomini della rosa, le scelte saranno mirate a dimostrare che dopo i consensi questa nuova Juve Stabia sa anche vincere e conquistare l’intera posta in palio. Nel ricordo dei ricordi, nel rispetto della storia, cara Juve Stabia continuiamo a convincere ma soprattutto iniziamo a VINCERE!!!
Società, staff tecnico e squadra tutti insieme a festeggiare a cena la vittoria del campionato e la promozione in serie B.
