Mister Guido Pagliuca
La Juve Stabia rialza la testa. Le reti di Varnier e Artistico frenano la marcia della capolista Pisa regalando i 3 punti alle vespe dopo due passaggi a vuoto. Un successo netto per qualità di gioco e rabbia agonistica che mister Pagliuca analizza con la razionalità di chi non vuole lasciarsi andare a voli pindarici di alcun tipo. «Questo successo è soprattutto merito di un gruppo straordinario – evidenzia il trainer gialloblù –, i ragazzi dopo Modena hanno reagito da uomini. Poi è la vittoria di Castellammare, con i tifosi che ieri ci sino stati vicini chiedendo gente che lotta come fanno gli stabiesi, e della società, basti pensare che dopo il ko al Braglia il presidente Langella è venuto nello spogliatoio dicendoci di essere contento degli 8 punti sin lì conquistati. Questo comportamento ci ha trasmesso armonia, come la vicinanza del direttore Lovisa e dell’amministratore Polcino. Ora dobbiamo essere molto equilibrati nell’analisi della partita, altrimenti rischiamo di viaggiare su delle montagne russe che dobbiamo assolutamente evitare. Abbiamo un obiettivo chiave, sappiamo che per raggiungerlo dobbiamo lavorare con adrenalina, vigore e furore, tutti elementi fondamentali per noi. Chiaramente ora siamo felici, abbiamo battuto il Pisa mettendo in campo tutto ciò che un calciatore deve mettere per ottenere un risultato positivo. Possiamo dire che questa sia stata una delle migliori partite di questo nuovo inizio, con umiltà dovremo essere bravi a capire che giocando con ritmo possiamo smarcare calciatori e arrivare all’ultimo passaggio con più linee a disposizione. Mi viene in mente che in settimana, durante il corso per allenatori UEFA Pro, ci hanno spiegato di dover sapere cambiare musica e quando i nerazzurri hanno cambiato spartito venendoci a prendere siamo stati bravi a variare cercando le linee verticali per gli attaccanti. Ho vissuto questo pomeriggio con impegno ed attenzione, sapevamo che i nostri avversari avrebbero potuto riaprire la partita con una singola giocata. Dobbiamo avere la bava alla bocca quando giochiamo, altrimenti si diventa lenti come a Modena. Questa squadra ha ampi margini di miglioramento che possono concretizzarsi giocando con entusiasmo e sotto questo punto di vista il risultato positivo ci agevola». D’obbligo un giudizio sui singoli. «Sono contento di questa vittoria anche per l’apporto di tutti i calciatori. A pochi giorni dalla gara abbiamo perso Andreoni e Bellich, quest’ultimo unico difensore mancino in rosa con oltre 40 partite giocate in questi due campionati. Ruggero ha giocato un grande match, Pierobon è spesso rientrato favorendogli le linee di passaggio. Buglio è in grado di interpretare tanti ruoli con le sue caratteristiche, in questi 3 anni con me sta crescendo costantemente e per noi è molto importante. Leone aveva semplicemente bisogno di rifiatare, per me è un calciatore stratosferico che arriverà a giocare a livelli altissimi. Maistro ha offerto una grande prestazione, ha qualità morali elevatissime e pur essendo taciturno cerca a suo modo di trasmettere esperienza ai compagni. In settimana si è allenato benissimo, ha incarnato la mia richiesta al gruppo di farmi andare via pensando che qualcuno abbia svolto un grandissimo allenamento. Qui tutti devono correre, anche Thiam. A Modena così non è stato e abbiamo incassato 3 gol. Dobbiamo vivere sognando, dobbiamo lavorare sodo per poterlo fare consapevoli delle difficoltà del campionato e del nostro obiettivo». Felice per il gol ed il successo è Gabriele Artistico. «Ho provato emozioni indescrivibili nel momento in cui la sfera è terminata in rete – ammette il bomber gialloblù –, questa vittoria era preziosa per la squadra dopo gli ultimi risultati. L’esultanza è stata spontanea, non vi era nulla di preparato. Questa rete rappresentava un cerchio da chiudere, volevamo con tutti noi stessi questa prima vittoria al Romeo Menti. Sappiamo che questa è casa nostra, la tifoseria ci ha dato un grosso contributo sostenendoci per tutta la gara. Nella mia giovane carriera non ho mai trovato un gruppo così affiatato, stiamo sempre assieme e ci stimoliamo a vicenda. Il nostro è un collettivo giovane che punta sempre a qualcosa di più grande. Sul piano tecnico-tattico mister Pagliuca mi sta insegnando tanto, cura tutti i particolari chiedendoci sempre il massimo impegno. Noi attaccanti sappiamo di non poterci limitare solo alla fase offensiva, per il bene della squadra dobbiamo ripiegare partecipando alla fase di copertura. L’autostima ce la trasmettiamo anche aiutando i nostri compagni. Mi fa piacere che il nostro allenatore abbia speso belle parole per me, anche se in realtà tutti noi diamo il massimo durante gli allenamenti per guadagnarci il nostro spazio e siamo felici se un nostro compagno fa bene. La nostra filosofia ci spinge a dare tutto per il collettivo, la competizione tra noi è costruttiva. Puntiamo sempre a migliorarci». La marcia continua.
Le parole del tecnico delle vespe alla vigilia della trasferta di Genova.
