Questa mattina presso la sala stampa dello Stadio Romeo Menti i fratelli Langella, il direttore sportivo Pavone e l'amministratore Vincenzo Todaro hanno fatto il punto della situazione sul futuro della Juve Stabia. Ecco le dichiarazioni rilasciate dalla società del club gialloblù.
"Ringraziamo mister Padalino per l'egregio lavoro svolto in questo campionato. Una stagione sicuramente non facile dopo la retrocessione dalla Serie B. La squadra è stata favolosa: i ragazzi hanno fatto un lavoro straordinario. Abbiamo garantito uno spettacolo decoroso a tutta la città. Il supporto dei nostri tifosi è stato emozionante, soprattutto in occasione delle ultimissime partite. Non vediamo l'ora di vederli allo stadio. I nostri ringraziamenti vanno anche al direttore Ghinassi che ha costruito la squadra con velocità supersonica, ma chiaramente anche con qualche errore di troppo, riparato in corso d'opera dal nuovo direttore Peppino Pavone. Da gennaio c'è stata una vera e propria svolta, con il raggiungimento di record importanti e di un buon piazzamento playoff. L'uscita di scena con il Palermo, poi, ha rattristato un po' tutti. Ricordo che il nostro progetto ha durata triennale e deve essere costruito nel tempo. Non vogliamo sperperare come fanno altri club che poi non riescono ad iscriversi al campionato negli anni successivi. Puntiamo a diventare un'oasi felice per poi mirare a qualcosa di più. Il mio progetto alla guida della Juve Stabia è questo. Con la pandemia, poi, tutto è più difficile: abbiamo solo speso ma non abbiamo ricavato niente".
Capitolo allenatore: "Con Padalino non abbiamo trovato un accordo per proseguire insieme. Ha fatto grandi cose ma le nostre strade si dividono qui. Baldini è stata una nostra iniziativa. Poi abbiamo appreso dai giornali che non aveva la disponibilità e la volontà di mettersi alla guida di un club. Forse è stato meglio così. Ora, puntiamo a un allenatore che rientri nel nostro progetto di crescita. Un profilo che ci metta anima e passione. Non serve il grande nome, servono carattere e spessore umano. Tanti allenatori sono partiti dalla D ed hanno fatto grandi cose. Abbiamo almeno due nomi in lizza, uno è vicinissimo alla nostra panchina".
Progetto squadra: "Dobbiamo ripartire dai giocatori sotto contratto. Cercheremo di mantenerne il maggior numero possibile. Ma non sempre ciò avviene: lo stesso Marotta, ad esempio, sta facendo valutazioni personali sul proprio futuro, preferirebbe andare via, ma ha un pluriennale con noi e vogliamo trattenerlo. Poi, secondo le richieste dell'allenatore cercheremo di integrare la rosa. Anche i rientri di Bubas, Bentivegna e Tonucci saranno valutati dal nuovo tecnico. Vogliamo rifare i playoff. Costruiremo una squadra all'altezza. L'obiettivo è quello di creare un'oasi felice e di assicurare una società sana. Vogliamo ripartire da calciatori con la voglia di lavorare e di far bene, anche con contratti triennali. Saranno risorse anche i nostri giovani, come Boccia, Della Pietra, Todisco etc. Investire milioni per non avere certezze non serve: la prossima Serie C sarà altamente competitiva e una sola squadra riesce a vincere il campionato. Bisogna essere più rigorosi. Certo, non faremo una squadra volta semplicemente a raggiungere la salvezza. Vogliamo spendere e ripianare i debiti ma non sperperare".
Tifosi allo stadio: "Ben venga lo Stadio aperto a tutti. Faremo sicuramente dei ridotti e ci saranno prezzi bassi. Vogliamo venire incontro a tutti. Questo è uno stadio che mette adrenalina e passione alla squadra. Ci servono i nostri tifosi e gli spalti gremiti. Nella retrocessione dalla B la mancanza del pubblico è stata determinante".
Il video del corteo e le nostre interviste.
