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Juve Stabia - La Juve Stabia accoglie la Brera Holdings. Il patron Langella. «Questa fusione rappresenta un punto di svolta»

«L'accordo si articolerà in 3 fasi. Nell'immediato potremo evitare di svendere i nostri calciatori migliori a gennaio». McClory. «La Juve Stabia è la seconda squadra di Napoli, il patron Langella ci ha convinti a sceglierla tra tutte le squadre della serie B» 

tempo di lettura: 3 min
di Gioacchino Roberto Di Maio
10/12/2024 16:01:13

Il patron Andrea Langella con Daniel McClory

La Juve Stabia accoglie la Brera Holdings in società. Nella giornata di ieri, presso l’Unione Industriali di Napoli, il patron Andrea Langella ha ufficializzato l’ingresso nel club del nuovo partner che contribuirà alla crescita delle vespe sia sul piano sportivo che amministrativo. «In questi 5 anni ho lavorato molto allo sviluppo della Juve Stabia nella sua totalità – ha ricordato il patron gialloblù –, ho stretto un patto con i tifosi e la città che meritano il mio massimo impegno. Inizialmente sono entrato come main sponsor, poi sono diventato socio al 50% e, infine, proprietario unico. Ringrazio mio fratello Giuseppe per avermi supportato per 2 anni quando altri sono scappati al cospetto dei debiti pregressi emersi, anche grazie al suo contributo siamo riusciti a risollevare una situazione gravosa raggiungendo nel contempo risultati tangibili. L’anno scorso siamo riusciti a stracciare ogni record grazie al duo Pagliuca - Lovisa, ora che siamo in serie B posso dire di essere riuscito a portare la Juve Stabia nell’oasi felice promessa. Quest’anno, purtroppo, mancano circa 40 milioni sul piatto della Lega anche per la vicenda dei diritti televisivi e ciò incide in un campionato che si può definire falsato dato che da un lato ci sono società che possono investire 40 milioni grazie a delle multinazionali e altre che non possono permettersi di andare oltre gli 8. Questo per noi rappresenta un punto di svolta, avevamo necessità di trovare un partner forte e serio che potesse supportarmi. Non si tratta di una cessione, bensì di una fusione dato che contemporaneamente il sottoscritto entrerà nella Brera Holdings, società tra l’altro quotata al Nasdaq. La trattativa va avanti da mesi, Daniel McClory era al raduno di Telese e negli ultimi tempi ci siamo confrontati spesso. L’accordo si articolerà in 3 fasi, una lettera vincolante che prevedrà l’acquisizione del 22% con scadenza il 31 dicembre, una seconda con l’acquisizione del 38% entro il 31 gennaio e una terza con il passaggio al 51% entro il 31 marzo. Di fatto, la società diventerà una spa. Sicuramente si apriranno nuovi scenari che, nell’immediato, ci consentiranno di non svendere i calciatori più importanti e di avere un futuro più solido che coinvolga anche la nostra prestigiosa Academy e consenta al brand di internazionalizzarsi. Il nostro è un progetto ambizioso, anche grazie al lavoro del mio braccio destro, l’amministratore unico Filippo Polcino, siamo riusciti a contare circa 100 sponsor ed ora stiamo lavorando all’acquisizione di un centro sportivo preesistente munito di tutte le strutture necessarie. Abbiamo poi un dialogo costante con l’amministrazione comunale che, nella persona del sindaco Vicinanza, si è resa disponibile ad intervenire concretamente sullo stadio Menti. Tengo inoltre a ribadire che è mia intenzione offrire il mio contributo alla Lega Serie B, tant’è che ho inviato in queste ore la PEC per candidarmi ufficialmente per il ruolo di consigliere. Lo scorso anno lo ero in C e ho dato tutto me stesso per far evolvere il movimento. In questa sede ringrazio la Zephiro Investment, nella persona del Ceo Joseph Grosso, per aver lavorato a questa operazione mirata a garantire stabilità nell’immediato ed un futuro radioso a questa società». Orgoglioso dell’operazione è Daniel McClory, presidente esecutivo della Brera Holdings. «Siamo entusiasti di poter investire in quella che definisco la seconda squadra di Napoli – ha sottolineato –, l’abbiamo scelta dopo aver approfonditamente analizzato i principali club di serie B e trattato con alcuni di essi. Contrariamente ad altri dirigenti che volevano vendere e andare via, il patron Langella incarna un imprenditore intenzionato a restare per rendere grande questo club. Puntiamo ad accrescere la fama della Juve Stabia nel mondo, anche in Nord America. Abbiamo anche organizzato un fundraising per accogliere ulteriori capitali, chi vorrà contribuire sarà ben accetto. Il nostro è un investimento tanto strategico quanto ambizioso». Una nuova era è ufficialmente iniziata.

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