La Juve Stabia 2023/2024
La Juve Stabia è pronta a disputare un derby a rigorose tinte gialloblù. Questa sera, alle ore 20.45, le vespe affronteranno tra le mura amiche del Menti il Giugliano reduce dal roboante successo interno per 4-1 contro il Foggia. Match dall’elevato coefficiente di difficoltà che vedrà mister Pagliuca, sostituito nell’occasione dal vice Nazzareno Tarantino in virtù del dover scontare il secondo dei due turni di squalifica comminatigli dopo il pareggio con il Monterosi, costretto a fare a meno dello squalificato Leone per la prima volta in campionato. Tra i pali, nel 4-3-1-2, andrà Thiam. In difesa Bachini e Bellich comporranno il tandem centrale supportato da Mignanelli sulla corsia mancina e da Baldi sulla fascia destra. Lungo la mediana dovrebbe toccare a Gerbo, favorito su Maselli, il compito di supportare Buglio ed Erradi, in predicato di tornare titolare nell’ottica del minutaggio. A Romeo il compito di agire da trequartista alle spalle di Piscopo e Candellone. Si dovesse rinunciare agli under, potrebbe toccare a Meli agire dietro le punte con l’ex Fermana arretrato a centrocampo. Non bastassero i dubbi tattici, tra le insidie maggiori per le vespe vi è la carica dei tanti ex desiderosi di rivalsa, in primis Russo, Caldore e Berardocco che erano alle falde del Faito sino alla scorsa estate. Seguono poi l’attaccante Sorrentino, autore di 2 gol durante la seconda parte della stagione 17/18, e il difensore Scognamiglio, straordinario protagonista dell’epopea Braglia che in tre campionati lo vide conquistare la Coppa Italia Lega Pro, la promozione in serie B e due splendide salvezze in cadetteria. Ultimi arrivati sono poi Boccia, girato proprio pochi giorni or sono al Giugliano dopo l’avventura del campionato 2021/22, e Abou Diop. Particolare è la storia di quest’ultimo, centravanti che alle falde del Faito ha vissuto due esperienze, l’ultima delle quali particolarmente prolifica con 8 gol realizzati agli ordini di Nunzio Zavettieri nella seconda parte dell’annata 2015/16. In precedenza, complice anche un diverbio con Piero Braglia, aveva realizzato una sola marcatura in cadetteria durante il nefasto torneo 2013/14 culminato con la retrocessione in Lega Pro. Serata che si annuncia suggestiva a casa Amodio, dove padre e figlio si ritroveranno da avversari: Roberto è stato prima capitano della Juve Stabia dell’era Fiore e è oggi direttore della Primavera-Under 19, Antonio è il ds di quel Giugliano che ha sapientemente allestito rendendo l’organico completo in ogni reparto e affidandolo lo scorso ottobre a Bertotto dopo l'esonero di Di Napoli, tecnico in panchina in occasione dello 0-0 della gara di andata. Positivi i precedenti al Menti per le vespe che in 6 sfide hanno ottenuto 5 successi e 1 pareggio, quest’ultimo giunto per 0-0 durante il campionato 2000/2001 in serie C2. L’ultimo confronto risale alla scorsa stagione, quando le vespe si imposero 2-1 sulle tigri grazie ad una doppietta di Pandolfi, di Rizzo il gol degli avversari che costruirono numerose altre occasioni senza riuscire a capitalizzarle. Eppure lo stadio di via Cosenza riporta alla mente una grande gioia per gli ospiti che il 28 aprile 2019 superarono 2-0 la Frattese nello spareggio in campo neutro e ottennero la promozione in serie D. Duello epico che il Giugliano, in dieci per oltre un’ora per l’espulsione di D’Angelo, si aggiudicò grazie ai sigilli di Fava Passaro e Liccardo durante i tempi supplementari. Attesa una splendida cornice di pubblico per una sfida tra due realtà dagli ottimi rapporti. Arbitrerà il signor Andrea Zanotti della sezione di Rimini, coadiuvato dagli assistenti Franck Loic Nana Tchato di Aprilia e Luca Landoni di Milano. Quarto uomo Domenico Mirabella di Napoli. Le vespe lustrano il pungiglione per domare le tigri e conquistare il primo successo del nuovo anno.
Juve Stabia (4-3-1-2): Thiam; Baldi, Bachini, Bellich, Mignanelli; Erradi, Gerbo, Buglio; Romeo; Candellone, Piscopo. All.: Nazzareno Tarantino (Guido Pagliuca squalificato).
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»