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Juve Stabia - Esclusiva, Raffaele Ametrano: «Juve Stabia mina vagante, può arrivare fino in fondo»

"Vincere un campionato nella mia città è stato bellissimo. Spero di tornare a Castellammare da allenatore"

tempo di lettura: 3 min
di Luca Piedepalumbo
14/05/2021 16:46:56

Superata la prova Casertana, la Juve Stabia attende il confronto con il Palermo nel secondo turno dei playoff. La partita, inizialmente in programma mercoledì 12 maggio, è stata posticipata dalla Lega Serie C al 19 maggio, con calcio d'inizio previsto alle ore 17:30. Le Vespe, che giocheranno al Romeo Menti, in virtù della miglior classifica rispetto ai rosanero, hanno a disposizione due risultati su tre. Una ghiotta occasione per la squadra di mister Padalino per accedere alla fase nazionale e continuare a sognare di poter arrivare fino in fondo.

Ai microfoni di StabiaChannel è intervenuto in esclusiva Raffaele Ametrano, ex calciatore della Juve Stabia, che ha vestito in carriera anche le maglie, tra le altre, di Juventus, Udinese e Napoli. L'allenatore stabiese si è detto fiducioso circa il cammino playoff delle Vespe: "Onestamente non mi aspettavo un girone di ritorno così importante da parte della Juve Stabia. La squadra sembrava destinata ad una stagione anonima, poi ha sorpreso tutti: si sono ricompattati e sono ripartiti alla grande. É arrivato anche Marotta, un calciatore straordinario e di categoria. Ora la Juve Stabia rappresenta una mina vagante. Le Vespe giocano sulle ali dell'entusiasmo, hanno superato il primo turno contro la Casertana e possono essere pericolose per qualsiasi compagine. Il mio augurio è che la squadra di mister Padalino possa arrivare il più lontano possibile e che magari possa giocarsi la finale playoff per tornare in Serie B, sarebbe bellissimo. Saranno partite secche, conterà molto l'entusiasmo: tutto può succedere".

Per Raffaele Ametrano anche un tuffo nel passato. Nel 2010, infatti, decide di chiudere la carriera a Castellammare, la sua città natale, dopo aver riportato la squadra in C1 sotto la guida di mister Rastelli: "Chiudere la carriera a Castellammare è sempre stato il mio sogno. Mio padre da piccolo mi portava a vedere la Juve Stabia, quando ancora il campo era in terra battuta. É stato bello vestire la maglia gialloblé, anche se la prima stagione è stata fallimentare. Avevamo una squadra forte, ma ci sono state molte problematiche e ci siamo complicati la vita. Alcuni ragazzi hanno subito troppo la pressione dei tifosi e alla fine siamo retrocessi. Ero combattuto se smettere o meno, ma sono rimasto per riportare la Juve Stabia dove l'avevo trovata. Vincere nella mia città è stato meraviglioso. Chiudere la carriera con quel campionato vinto una bella soddisfazione".

Tra i sogni nel cassetto anche quello di poter allenare un giorno la Juve Stabia: "Non precludo mai niente. Sarebbe bellissimo tornare a Castellammare per dare una mano. Più che ai proclami penso ai fatti: anche quando sono arrivato qui da calciatore ci ho messo sempre amore e impegno, chi mi conosce lo sa e spero che la piazza l'abbia apprezzato. Perché no, mi auguro un giorno di poter arrivare sulla panchina delle Vespe e tornare nella mia città da allenatore. Mando un saluto e un abbraccio affettuoso a tutti i tifosi stabiesi".

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