La Juve Stabia vince e convince. Le reti di Piscopo nel primo tempo e di Adorante e Leone nella ripresa rendono utile ai soli fini statistici la marcatura ospite di Pereiro. Le vespe vincono la seconda sfida in casa consecutiva e guardano con più ottimismo alla prossima, sempre tra le mura del Menti, contro il Cosenza. Tanta amarezza, invece, nelle parole di mister Moreno Longo nel post gara: «La squadra ha messo in campo tutto quello che aveva. Se qualcuno pensa che è stato mancanza di agonismo o impegno, non ha capito il tipo di partita che c’era. Tutti hanno dato il 110 per cento. Il fatto che la Juve Stabia sia stata più brava è un altro discorso. Siamo stati meno bravi per motivi prettamente fisici. Non di impegno. Sapevamo che potevamo pagare dazio con centrocampisti che non giocavano da tanto tempo. Nonostante tutto, l’hanno fatto con grande impegno. La nostra pecca è stata quella di andare sotto uno a zero in quel modo là. Però poi la partita è stata una partita dove siamo rientrati con l’intento e invece il gol del due a zero ci ha messo in una condizione difficile, nonostante avevamo la possibilità di riagguantarla. Poi è uscita fuori la nostra caratteristica nel palleggio. Se parliamo di acqua da tutte le parti, non condivido per niente. Sono molto contento di chi è subentrato. Ma voglio far notare che era una partita diversa quando sono entrati. La Juve Stabia aveva speso tanto. Nella prima ora di gioco non avrebbero avuto lo stesso impatto, dato che c’erano pressioni forti e pochi spazi. Ribadisco la bravura della Juve Stabia. È assodato che potevamo e dovevamo fare di più. Però se vado a guardare le ultime azioni, la squadra cercava il 2 a 2 alla disperata. Una squadra che fa acqua da tutte le parti commette errori pesanti. Si poteva fare di più nel duello, ma non nell’impegno. Per caratteristiche eravamo in difficoltà. Chiedendo a Maiello e a Maggiore un ulteriore sforzo, nonostante non giocassero da tanto tempo, è normale che ne soffriva un po’ tutta la squadra. L’abbiamo fatto sempre con l’intento di farlo nel migliore dei modi. Abbiamo scelto due punte più fisiche, sapendo che non avremmo avuto il controllo di gioco nei primi minuti. Sapevamo che avevamo bisogno di verticalizzare di più e maggior impatto fisico.»
«Siamo orgogliosi di questi 43 punti, la salvezza è davvero vicina. Chiedo ai tifosi di accompagnarci a braccetto in queste ultime 8 partite». Candellone. «Felice per la doppietta, ora ci godremo la sosta»