Mister Guido Pagliuca è salito stamattina presso la sala stampa del Menti per rispondere alle domande dei media. Un’altra impegnativa sfida attende le vespe. Domani alle ore 20:30 davanti a un Ceravolo gremito i gialloblù sfideranno il Catanzaro, reduce dal pari con il Sassuolo. Ad attenderli un grande ex: Fabio Caserta, oltre ad esserne stato capitano e bandiera da calciatore, è stato l'ultimo allenatore a portare la Juve Stabia in serie B. «Obiettivo, tenere le sensazioni positive di domenica, quel piacere di essere lì e tenerci con l'entusiasmo come squadra. Come a Bari ci dev’essere la possibilità di potercela giocare. Ogni partita è una storia diversa, un ambiente dove deve essere bello giocare. Il nostro entusiasmo deve derivare dal fatto che definiamo ogni partita una storia diversa, che ci deve portare a dare il massimo e capire che anche domani affronteremo una squadra forte, che sta prendendo giocatori importanti. Davanti alle difficoltà dobbiamo approcciarci con grande fame e grande morso, ma con l'umiltà di sempre. Abbiamo fatto valutazioni sul Catanzaro. Ha i suoi principi. Naturalmente la struttura sulla prima pressione può variare in base alla predisposizione della squadra avversaria, per evitare corse lunghe che vanno a togliere energie. Vediamo sul campo qual è l'interpretazione giusta da fare. Questa è squadra sa fronteggiare i duelli individuali e ragionare uno contro uno in qualche zona di campo. Se domani riteniamo che ci saranno scalate importanti che non ci toglieranno energie, lo riproponiamo. Saranno fondamentali i principi di fase di possesso e non possesso. Adorante sta recuperando. Insieme allo staff medico stiamo valutando, stamattina si è allenato con la squadra. Decideremo tra oggi e domani, considerate anche le tre partite della settimana. Questa squadra si è allenata forte. Quando l'inconscio viene fuori, la squadra gioca più veloce. Anche una scivolata può essere un punto di forza per noi, così come prendere la palla di nuca può essere un punto di forza. Questo deve essere per noi un punto di partenza. La risorsa umana dei ragazzi ci porta a lavorare giorno dopo giorno. Avendo tre partite in una settimana l'unica cosa che posso fare è concentrarmi sulle partite. Non credo sia giusto fare valutazioni sul mercato. La cosa strana è che avremo tre trasferte, ma le affronteremo senza alibi. Il miglior modo è avere il morso sul metro che fa la differenza. C'è tanta attenzione e concentrazione. Siamo concentrati sulla partita di Catanzaro. Non mi creo problemi sulle trasferte. Siamo contenti e concentrati su questo, abbiamo fatto una settimana tipo. È una squadra talmente giovane e talmente ambiziosa che non ha problemi di recupero. Andare in campo e giocare con il sorriso sulle labbra. L'atteggiamento deve essere quello della squadra che gioca. L'umiltà è fondamentale. Così come sarà fondamentale la partita di domani per la crescita della squadra. Affrontiamo una squadra forte costruita bene ed allenata bene. Dobbiamo cercare di proporre il nostro gioco e avere la giusta attenzione di quelle che saranno le zone di campo. Tutto si rifà sull'atteggiamento della squadra. A Bari le ammonizioni hanno inciso sui cambi. Ma la nostra è una squadra forte. Questo ci fa capire l'importanza di avere l'atteggiamento giusto. Alla Juve Stabia ci sono giocatori importanti che oltre a fare la prestazione aiutano tantissimo il compagno. Ogni partita è una storia diversa anche per l'ambiente. Non vediamo l'ora di poter giocare nel nostro stadio. E dovremo vivere con l'entusiasmo. Dovremo giocare sereni, ma cazzuti.»
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»