L'attaccante, figlio di Agostino, ha realizzato una doppietta contro il Milan. Pochi mesi or sono il fratello Salvatore aveva consegnato ai nerazzurri anche lo scudetto di categoria
tempo di lettura: 2 minI fratelli Esposito (Foto Google)
Uno stabiese purosangue decide il derby della Madonnina. Sebastiano Esposito, trequartista classe 2002 fratello di quel Salvatore che pochi mesi or sono aveva già consegnato a suon di gol lo scudetto Giovanissimi all’Inter decindendo anche la finale contro il Parma, ha realizzato una doppietta regalando ai nerazzurri il successo per 2-1 contro il Milan nella categoria Giovanissimi Regionali. La prima rete è arrivata già al 4’ quando il 15enne bomber, servito da Barazzetta, ha superato Moleri sul primo palo. Il raddoppio è giunto al 33’ con il solito Esposito che ha bucato centralmente la difesa rossonera superando il portiere avversario con un tocco morbido. A nulla, se non a rimpolpare le statistiche, è servito il gol di Grassi nella ripresa. A godersi le prodezze dell’attaccante stabiese è soprattutto il tecnico Mandelli. “Esposito è stato bravissimo – ha dichiarato l’allenatore dell’Inter –, ma tutta la squadra si è espressa su ottimi livelli costruendo numerose palle gol. Il risultato è giusto, nessuno può avere nulla da ridire”. Sebastiano Esposito ha il calcio nel dna. Figlio di Agostino, arcigno centrocampista della Paganese e trainer in Campania della Libertas Stabia con all’attivo anche una presenza in panchina con la Juve Stabia in Lega Pro nella stagione 2008/2009 a Benevento, si è trasferito con la famiglia a Brescia per inseguire il sogno proprio e dei due fratelli, anche loro passati dalle rondinelle all’Inter: Salvatore è un attaccante classe 2000 nel giro della Nazionale Under 17, Francesco Pio un bomber classe 2005. Contrariamente a Salvatore, che vive nel centro sportivo di Interello, gli Esposito junior per allenarsi fanno la spola da Brescia. Sembra ieri, eppure di tempo ne è passato da quando i tre Esposito correvano in campo prima delle partite della Libertas Stabia e palleggiavano tra loro o con i calciatori che poi sarebbero andati in panchina. Agostino continua la propria carriera da allenatore nel segno di Capuano e Costantini, tecnici di cui è stato secondo alla Juve Stabia, ora a correre e a sognare in grande sono i figli che al contrario del padre, che i gol doveva soprattutto evitarli, la rete avversaria devono gonfiarla. Sognare segnando, un gioco di parole che di certo a casa Esposito fa sorridere non poco.
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