Le sculture monumentali di Igor Mitoraj approdano negli scavi archeologici di Pompei. Si tratta di trenta enormi statue “ferite” in bronzo realizzate dall'artista franco-polacco, italiano d'adozione, morto il 6 ottobre 2014, allestite nell'ambito di una mostra che resterà aperta fino al mese di gennaio 2017. L'esposizione suggella il legame dialettico e armonioso che unisce archeologia e contemporaneità e segue a ruota le precedenti esperienze effettuate nella Valle dei Templi di Agrigento e nei Mercati Traianei a Roma. Gli imponenti personaggi dell’artista andranno a dialogare con le più famose architetture dell'antica Pompei: Dedalo e il Tempio di Venere, il Centauro e il Foro, il Centurione nelle Terme Stabiane, Ikaro alato al Foro triangolare. La mostra sarà inaugurata a metà maggio ed è stata realizzata grazie alla Soprintendenza Pompei, alla Fondazione Roma del presidente Emmanuele Emanuele, all'Atelier Mitoraj di Pietrasanta, che l'artista aprì nel 1983, alla Galleria d'arte Contini di Venezia, con il patrocinio del ministero dei Beni culturali e del Turismo. Il trasporto delle sculture è stato gestito dall'azienda Italnoleggi s.r.l. sotto la direzione di Massimo Celentano. In occasione del vernissage sarà anche presentato un catalogo con le immagini di Giovanni Ricci-Novara. Nel frattempo, grazie all'intercessione di Pietro Orsineri, vicesindaco de assessore alla Cultura del Comune di Pompei, una delle opere di Mitoraj è stata collocata in piazza Bartolo Longo dinanzi al santuario della Beata Vergine del Rosario. La scultura, intitolata “Hermanos”, assume una valenza simbolica di fratellanza all'indomani degli attentati terroristici che hanno devastato la città di Bruxelles.
Il tecnico delle vespe si congratula con la squadra di Conte e commenta la vigilia della semifinale play-off di ritorno. «A Cremona partita difficile, dobbiamo fare 98 minuti con il casco in testa, senza abbassare i ritmi. Fortini? Non condivido il suo post sui social»