Un ragazzino di 12 anni utilizzato per lanciare molotov contro i rivali d’affare. È questa l’accusa nei confronti di Michele Ferraro, imprenditore di Vico Equense finito al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine. Nella giornata di ieri la Procura di Torre Annunziata gli ha notificato una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per ripetute minacce e raid nel territorio costiero nei mesi scorsi. Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, Ferraro avrebbe convinto un 12enne del posto a lanciare delle molotov contro l’auto di un imprenditore e in più avrebbe posizionato una testa di maiale in decomposizione all’entrata di un cantiere edile. Il tutto per ottenere il monopolio degli affare fra Vico Equense e dintorni. I carabinieri della stazione di Sorrento sono riusciti ad incastrarlo dopo diversi mesi di inchiesta ottenendo anche la collaborazione del ragazzino che, avendo 12 anni, non è imputabile. Il giovane è stato ascoltato più volte dai carabinieri, in compagnia di psicologi, per ricostruire quanto accaduto a Vico Equense e le richieste che l’imprenditore gli formulava. Una prova schiacciante che ha permesso alla Procura di chiede l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»