Un nuovo rischio vulcanico è stato scoperto recentemente nella zona del golfo di Napoli. Si tratta di sei strutture vulcaniche situate nel tratto di mare tra Ercolano e Torre Annunziata, a soli 3 km dalla costa. La scoperta è stata resa nota questo mese dalla rivista scientifica americana Geophysical Reserch Letter
«Abbiamo rilevato nuovi punti di emissioni di anidride carbonica nel Golfo di Napoli – ha commentato Guido Ventura, uno dei ricercatori che ha partecipato allo studio - cosa abbastanza comune in aree geotermali e vulcaniche. E qui abbiamo scoperto sei strutture vulcaniche (coni e duomi) finora sconosciute, con un diametro di 800 metri. Inoltre sono state identificate delle colate laviche medioevali che si sono riversate in mare in età prevalentemente medioevale».
Le strutture vulcaniche sono ben visibili dalla cartina allegata. Lo studio ha anche determinato che tre di queste strutture vulcaniche si sono formate prima di 19 mila anni fa, quindi in epoca preistorica. Quelli più recenti sono quelli indicati come V5 e V6. Quest’utlimo, che sorge davanti al litorale di Ercolano tra 50 e 100 metri di profondità, avrebbe eruttato a ridosso del 1631.
Una scoperta che aumenta il grado di rischio vulcanico dell’intera zona.
Abate: «Ci mangiamo un po' le mani per le nove occasioni create, in certe circostanze avremmo dovuto gestire meglio il pallone. Comunque, portiamo a casa un punto prezioso.» De Pieri: «Sono felice per il gol, abbiamo dimostrato di essere un gruppo forte.» Andreoletti: «Un punto che vale come una vittoria.»