Arrestato un uomo trovato in possesso di una doppietta con matricola abrasa.
tempo di lettura: 1 minArmi clandestine utilizzate ripetutamente per caccia vietata sono state sequestrate dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato questa mattina alle prime luci dell'alba nell'ambito di un'operazione volta al controllo del territorio e alla repressione del fenomeno del bracconaggio nel Parco Nazionale del Vesuvio.
Da diverso tempo il personale del C.F.S. del C.T.A. del Vesuvio sta monitorando l'area del Parco per evitare che persone senza scrupoli e senza nessun interesse per la salvaguardia delle specie animali del Parco Nazionale procedano ad attività di bracconaggio vietata in tutta l'area protetta.
Questa notte gli uomini del C.F.S., coordinati dal Dott. Antonio Lamberti e diretti dal Commissario Capo Dott. Giovanni Cenere, con il supporto dei Comandi Stazione di San Sebastiano al Vesuvio, Ottaviano e dell'U.T.B. di Caserta, nel corso delle attività di salvaguardia delle specie animali dell'area Parco, si sono imbattuti in T. B., che aveva realizzato una postazione fissa con richiami elettromeccanici vietati utilizzati per attrarre i volatili che dovevano essere uccisi.
L'uomo, trovato in possesso di una doppietta con matricola abrasa, diverse munizioni di vario calibro ed altre armi, è stato arrestato, deferito all'autorità giudiziaria e tradotto immediatamente presso la Casa Circondariale di Poggioreale - Napoli.
Nel territorio nazionale sono vietati la fabbricazione, la detenzione e l'utilizzo di armi clandestine, nell'area del Parco Nazionale del Vesuvio in particolare è vietata la caccia di ogni specie animale e non è consentito l'utilizzo di richiami acustici.
Il personale del Corpo Forestale ha provveduto a sequestrare armi, munizioni, vari materiali elettrici ed elettronici, nonché due gabbie con quaglia e tordo vivi.
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