Questa mattina, ai Colli di Fontanelle, qualche esagitato o isterico burlone ha esposto un manichino impiccato con la seguente dicitura: Sagristani questa è la fine che farai. «Se l'obiettivo era quello di screditarmi, non è riuscito - ha detto Sagristani - Ho ricevuto decine di telefonate di solidarietà, anzitutto dai residenti nella frazione dei Colli ( a conferma che non è opera di chi vive ai Colli, dove da sempre mi sento a casa mia). Ne' tantomeno di intimorirmi: ci vuole ben altro. Comunque, ho avvertito le forze dell'ordine che stanno verificando, anche con l'uso della videosorveglianza, l'accaduto ed i profili di responsabilità che potrebbero emergere. In ogni caso, constato che, forse, a qualcuno dà fastidio il mio attivismo politico in questa campagna elettorale e, magari, anche la mia leadership sul territorio negli ultimi 20 anni. Si devono rassegnare, ci sarò fino a quando i cittadini lo vorranno. In un paese libero ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni e di combattere civilmente le proprie battaglie. Sono poi le elezioni a stabilire chi deve amministrare. E chi vuole, presenti persone e proposte credibili, invece, di provare a trasformare una comunità civile ed ordinata, in un sobborgo invivibile. Continuerò fino all'ultimo giorno del mio mandato a fare il mio dovere di amministratore pubblico, stando vicino ai cittadini di Sant’Agnello e della Penisola Sorrentina» ha concluso.
«Le minacce al sindaco di Sant'Agnello, Piergiorgio Sagristani, sono un gesto ignobile e vigliacco. A lui vanno la mia solidarietà e la mia vicinanza nella consapevolezza che le intimidazioni non incideranno in alcun modo sul suo operato e sul suo impegno politico a favore del territorio e della sua comunità». A dirlo è Annarita Patriarca, capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale della Campania e candidata del centrodestra nel collegio uninominale di Torre del Greco-Castellammare di Stabia (Campania 1 – U07).
«La violenza, sotto qualsiasi forma, fisica o verbale, è nemica del vivere civile che è invece basato sul confronto, sulla condivisione e sulla progettualità, e come tale va rifiutata, condannata e bandita senza se e senza ma. A chi vuole usare la forza e la brutalità come strumenti di comunicazione, a qualsivoglia titolo, rispondiamo – conclude la Patriarca – con durezza e determinazione ribadendo, una volta di più, che il sindaco Sagristani non è solo».
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»