I residenti degli immobili di edilizia popolare di via Nolana (Iacp) «chiedono con emergenza di provvedere ad una pulizia generale nelle palazzine in quanto piene di erbacce e rifiuti vari, fra cui molti pezzi di vetro che mettono a rischio la salute dei nostri figli. C’è anche presenza di animali abbandonati». Questo il contenuto del documento sottoscritto da alcuni abitanti della zona inviato, in data 5 aprile 2016, all’assessore con delega al verde e agli spazi pubblici Salvatore Desiderio, al dirigente dell’ufficio tecnico comunale e al sindaco di Pompei Ferdinando Uliano. La richiesta è precisa: ripristinare ordine, decoro e pulizia nelle aree circostanti alle palazzine. Da questo primo sollecito, a detta dei residenti firmatari ed in particolare della signora Lucia, non è cambiato nulla, ed è proprio lei che fa il punto della situazione. «Alcuni giorni fa ho ripulito personalmente, assieme ad altri vicini di casa, i giardinetti nei quali giocano i nostri figli. Da soli però non ce la possiamo fare perché c’è ancora molto da fare e non abbiamo molti attrezzi a disposizione. Senza contare che il tutto è molto faticoso. Serve l’intervento di una squadra di operai alla quale, certamente, daremo una mano se ce ne fosse bisogno». Questo il commento della donna che aggiunge: «L’ultimo sollecito protocollato al Comune, risale al 9 maggio scorso. Nel documento abbiamo chiesto che si provveda ad attrezzare l’area giochi e i giardinetti, oltre che le palazzine IACP, di carrellati e cestini per la raccolta dei rifiuti. Abbiamo anche sollecitato, inoltre, uno scadenzato e costante intervento degli operatori ecologici, sia per l’ordinaria pulizia che per il ritiro dei rifiuti. Ripeto che non abbiamo problemi a scendere in campo, ma la mole di lavoro è considerevole e abbiamo bisogno d’aiuto, in ragione anche del fatto che siamo cittadini che pagano regolarmente le tasse, incluse quelle sui rifiuti». Le istanze protocollate nell’ultimo periodo, in totale tre inclusa quella del 26 aprile 2016, recano tutte le firme di alcuni residenti nella zona in argomento. Si tratta, dunque, di petizioni che riaccendono i riflettori su una questione annosa per la quale i cittadini auspicano una soluzione definitiva.
