In fin dai conti era la notizia più temuta dell'intera vicenda, e nella serata di ieri è arrivata: il bambino di 5 anni che martedì scorso aveva perso un dito dopo aver messo la mano in un cestino del centro commerciale 'La Cartiera' di Pompei rimarrà mutilato a vita. L'ultimo disperato tentativo eseguito ieri pomeriggio dai camici bianchi del Santobono di Napoli si è rivelato infruttuoso: troppi i tagli e le lesioni riportate sul dito del piccolo per poter concludere con successo l'operazione alla mano destra. Dopo il primo intervento medico, anche la seconda e ultima prova non ha portato i risultati sperati, con la ferita che è stata poi definitivamente suturata dai chirurghi.
L'incidente costato un dito al piccolo, nel frattempo, è sempre più vicino a essere definitivamente catalogato come incidente. Dall'analisi dei cestini dell'ipermercato pompeiano non risultano infatti presenti violazioni degli standard di sicurezza vigenti, e nemmeno nelle ultime ore le indagini portate avanti dai carabinieri della stazione locale - coordinati dai militari della compagnia di Torre Annunziata - hanno portato a sviluppi significativi. La famiglia del bambino, originaria di Angri, ha preferito chiudersi in questi giorni nel più stretto riserbo dopo l'incredulità iniziale. Non è chiaro, però, se i genitori intendano inoltrare formale denuncia contro i vertici de 'La Cartiera'.
Secondo la ricostruzione ufficiale confermata dagli investigatori, il bimbo si sarebbe recato autonomamente nelle vicinanze del cestino per gettare la carta di un chewing-gum, quando dopo aver inserito una mano nel recipiente in metallo, un dito della mano destra sarebbe rimasto incastrato all'interno di uno dei fori destinati - pare - ai mozziconi di sigaretta. La forza esercitata dal piccolo per estrarre l'arto sarebbe risultata determinante, con il successivo pianto a dirotto in un mare di sangue che ha immediatamente fatto comprendere alla mamma e al papà la gravità della situazione. All'incidente, purtroppo, non sarà possibile porre rimedio.
