Da Pompei - punto di riferimento della cultura antica mondiale - è in arrivo un modello pilota per contrastare il saccheggio e il traffico di reperti archeologici. Una sorta di 'esperimento zero' utile al contrasto al fenomeno criminale di saccheggio dei siti archeologici e di traffico dei reperti e opere d'arte: è questo l'obiettivo alla base della collaborazione istituzionale tra il Parco archeologico di Pompei e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, già avviata con successo da tempo, che si formalizzerà con la firma di un protocollo d'intesa tra i due enti.
Nella giornata di giovedì, precisamente alle 13 presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Torre Annunziata, il Procuratore Pierpaolo Filippelli e il Direttore Generale degli Scavi Massimo Osanna firmeranno il documento e illustreranno i vari punti e gli impegni reciproci, del Parco e della Procura, alla base dell'accordo. Pochi mesi fa destò scalpore la segnalazione del consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, il quale per primo denunciò la presenza di vere e proprie aste sul web in cui si vendevano al miglior offerente frammenti della città antica con tanto di certificazione ufficiale.
Presentata nella Reggia di Quisisana la prima edizione della competizione con Roma, Lazio, Inter e Juventus: grande entusiasmo da istituzioni e società per un evento che unisce sport, cultura e rinascita del territorio.