Tragedia sfiorata al termine di una partita del torneo in memoria di Catello Mari, il calciatore della Cavese scomparso prematuramente nel 2006 in seguito ad un incidente stradale. Il memorial, al quale hanno partecipato numerose formazioni giovanili del panorama calcistico campano, in onore del giocatore di origini stabiesi si è concluso con una sparatoria. All’esterno dello stadio “Romeo Menti” di Castellammare, infatti, un dirigente della Juve Stabia è stato avvicinato da un tifoso con in mano un coltello. L’uomo ha minacciato con l’arma il manager della squadra della città delle acque che ha reagito schiaffeggiando il tifoso. La reazione ha scatenato l’ ira di numerosi presenti che hanno aggredito in massa il dirigente malmenandolo. La situazione è diventata critica e improvvisamente sono partiti due colpi di pistola che, per fortuna, non hanno causato feriti. Subito dopo la sparatoria, i protagonisti della rissa si sono dileguati facendo perdere le proprie tracce. I colpi esplosi, tuttavia, hanno raggiunto una vettura parcheggiata nei pressi dell’ingresso principale dell’impianto sportivo. I vetri della macchina, una Citroen C3, sono andati in frantumi, mentre un proiettile è stato trovato conficcato nel sedile del guidatore. Intanto i giovani atleti, terrorizzati, sono rimasti chiusi negli spogliatoi. Riportata la calma i calciatori sono stati scortati dagli organizzatori del torneo fino al casello autostradale. L’episodio, sul quale la polizia di Castellammare agli ordini del primo dirigente Luigi Petrillo e del vicequestore aggiunto Stefania Grasso ha avviato le indagini, è avvenuto al termine della partita tra le rappresentative giovanili di Juve Stabia e Napoli. In base ad una prima ricostruzione durante la disputa del match sarebbero volate parole grosse tra i dirigenti delle due squadre. Scaramucce che sarebbero continuate all’esterno dello stadio e poi sfociate in una violenta rissa. Un tifoso della squadra partenopea, infatti, è intervenuto in soccorso dei dirigenti del Napoli e armato di coltello ha minacciato il manager della compagine stabiese. Alla vista dell’arma l’uomo ha reagito e ha aggredito con schiaffi il presunto tifoso. Ne è seguita una furibonda rissa alla quale hanno preso parte diversi dirigenti delle due squadre. I tafferugli s’interrompono con l’esplosione improvvisa di due colpi di pistola che colpiscono un macchina in sosta. Ha rischiato di concludersi in tragedia, dunque, la manifestazione voluta dalla famiglia di Catello Mari. A due anni dal tragico incidente che ha spezzato la vita del giovane calciatore della Cavese, si è deciso di promuovere una kermesse di calcio giovanile riservata alla categoria Allievi patrocinata dal Comune di Castellammare di Stabia. Il memorial ha visto la partecipazione di squadre di tutto rispetto tra le quali la Juve Stabia, la Cavese, la Casertana, il Napoli, la Paganese e diverse squadre dilettantistiche. Doveva essere una festa in ricordo di un calciatore scomparso, invece la kermesse disputata da giovani atleti stava sfociando in tragedia.
«Vittoria importante contro una grande squadra. La dedico alla città di Castellammare ed alle vittime della funivia del Faito». Mosti. «Segnare regala sempre una grande emozione, ora vogliamo finire bene. Alla fine vedremo dove saremo e chi dovremo affrontare»