La tranquillità della cittadina dei Monti Lattari è stata brutalmente infranta nel pomeriggio di tre giorni fa da un agguato di chiara matrice camorristica. Alfonso Cesarano, 35 anni, è stato ucciso con cinque colpi di pistola sparati sotto casa, in via Cappella della Guardia.
Un omicidio che ha profondamente scosso non solo la comunità di Gragnano, ma che riporta alla mente l’ombra inquietante della criminalità organizzata, una presenza che da troppo tempo tiene in scacco il territorio.
In seguito all’accaduto, il sindaco Nello D’Auria ha preso parte a una riunione straordinaria del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocata presso la Prefettura di Napoli dal prefetto Michele di Bari.
«L’incontro, come anticipato nei giorni scorsi, è stato dedicato in maniera specifica alla situazione di Gragnano, alla luce dei recenti fatti di cronaca che hanno scosso la nostra comunità – ha dichiarato il primo cittadino –. Il Prefetto ha assicurato un rafforzamento immediato delle misure di vigilanza e controllo sul territorio, allo scopo di garantire serenità ai cittadini.»
Il sindaco ha poi concluso sottolineando il valore istituzionale del momento: «La riunione di oggi ha rappresentato un passaggio importante: non solo un segnale di attenzione da parte dello Stato, ma anche la conferma che il contrasto alla criminalità richiede la collaborazione di tutte le istituzioni, unite dalla stessa responsabilità verso la legalità e la sicurezza.»
«Sicuramente in prospettiva dovremo migliorare nell'ultimo passaggio e nell'attaccare la porta. Giorgini e Gabrielloni rinforzi importanti, alla società ho chiesto 2 centrocampisti e altrettanti attaccanti»