Cronaca
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Castellammare – No al sottopasso in via Cosenza, serrata dei commercianti. La città unita pronta alle barricate

Ieri confronto pubblico al Supercinema. Dal palco un "no" bipartisan contro un progetto che stravolgerebbe il futuro dell’intera città.

tempo di lettura: 5 min
di Annarita Ferraiuolo
30/05/2023 09:01:48

Un confronto costruttivo quello avuto ieri, lunedì 29 maggio presso il Teatro Supercinema, con l’Ascom per affrontare la questione relativa al progetto dell’Eav per il raddoppio del binario. Un’opera non voluta da nessuna delle amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni e che non porterà alcun beneficio ai cittadini stabiesi. Un evento accompagnato dalla serrata dei negozi di via Cosenza che ieri pomeriggio hanno tenuto le serrande abbassate con fuori affisso il cartello "no al sottopasso".

“Per noi non è un problema di progetto, è un problema di quartiere: isolare le aziende che sono in quel quartiere da tanti anni, l’avere una svalutazione sia immobiliare per chi ha delle abitazioni, ma anche commerciale per chi ha la propria attività in quel posto, per noi non va bene.” Così apre l’incontro il presidente di Ascom-Confcommercio Johnny De Meo. “Ci sono anche delle criticità di sicurezza: i pedoni passeranno sotto, con un ascensore con delle scale. In quella strada ci sono circa 4.000 alunni e tanti professori che tutte le mattine vanno in quelle scuole e molti di loro vanno a piedi. Sfido chiunque abbia una figlia di 15 anni a mandarla nel sottopasso.” “Noi, come associazioni, ci siamo messe insieme alla scuola e alla chiesa; credo che ora la palla passi anche ai cittadini, anche loro devono dire veramente che cosa vogliono di questo progetto”, conclude. A seguire Nino Longobardi “Io, come Italia Viva, porto il nostro disappunto e tutta la nostra opposizione a quest’opera, un’opera che taglia in due la città. Il no al sottopasso non è un no al progresso di questa città, è un no al regresso, a quello che potrà diventare un’opera faraonica con i tempi lunghi o brevi che saranno, che però potrà minare il tessuto sociale dell’intera città.”

“Il San Marco è una città all’interno di Castellammare, un’opera del genere significherebbe creare una barriera e senza considerare poi i tempi di realizzazione. Non si può prendere a cuor leggero una decisione del genere”, afferma Michele Aprea di Fratelli d’Italia. “Non siamo venuti per fare una passerella politica, ma per invitare i cittadini di Castellammare a partecipare nelle piazze altrimenti questo progetto lo subiremo”, asserisce Nello Di Nardo di Forza Italia. Anche il segretario del Partito Democratico, Giuseppe Giordano, esprime il suo dissenso alla realizzazione del progetto “C’è bisogno che questa città si attivi, che diventi parte attiva di quelli che sono i processi decisionali; per troppi anni si è stati supini.”

A sottolineare l’importanza della partecipazione cittadina è anche Marilena Morello di Europa Verde “Anche voi fate un passaparola, così come faremo noi, perché la voce deve arrivare da parte di tutti, perché è pericoloso quello che potrebbe accadere.” “Un plauso ai tanti cittadini in platea. Se qualcuno fa l’orecchio da mercante dobbiamo essere forti, incisivi, affinché questa nostra voce possa arrivare al traguardo che ci siamo prefissati tutti quanti insieme. Non demordiamo, continuiamo su questa falsa riga e facciamo si che chi di dovere ascolti la voce della città di Castellammare di Stabia perché troppe volte siamo stati mortificati.”, così interviene Vincenzo Ungaro di Azione, seguito da Tonino Scala di Sinistra Italiana “Quest’opera è politicamente sbagliata perché è inutile e non serve a niente; serve solo a buttare soldi e questa città, questo Paese, non può permetterselo.” “Noi dimentichiamo che quella strada è una delle due strade che collega il centro di Castellammare alla realtà degli scavi, un patrimonio che noi dovremmo proteggere, difendere, valorizzare con tutte le nostre forze. Dovremmo iniziare da questa serata per essere sempre uniti, politica, associazioni ma soprattutto voi cittadini; dobbiamo essere una sinergia unica perché solo sinergicamente otterremo dei risultati.”, dichiara Delia Di Maio, presidente F.A.R.E. Presenti in sala anche Gaetano Amato, parlamentare del Movimento 5 Stelle, e Annarita Patriarca, deputata azzurra “Già da un po’ di anni abbiamo tutti detto no a questo scempio, a questo schiaffo ennesimo alla città. Ero in collegamento quando fu fatta la riunione della commissione trasporti della regione con il comune di Castellammare, quando fu detto dal comune di Castellammare che per fare qualsiasi altro tipo di intervento, l’Eav avrebbe dovuto togliere dal progetto l’intervento del sottopasso. All’improvviso si è tornato a parlare di nuovo di sottopasso. O hanno pensato sin dall’inizio di poterci prendere in giro tutti, oppure hanno approfittato che non ci sia una classe politica in questo momento a gestire la città di Castellammare per poter fare quello che volevano loro.”

È intervenuto anche qualche esponente del mondo della scuola, come la Dott.ssa Cinzia Toricco, dirigente dell’istituto Sturzo, preoccupata per tutti quei ragazzi che giungono in quella scuola anche da lontano. “Non andava proprio approvato questo maledetto progetto dell’Eav, ma a che serve risparmiare due minuti quando questi due minuti si perderanno nel momento in cui da Castellammare a Sorrento il binario ritorna unico?!” dice amareggiato il Professor Pierluigi Fiorenza. A far sentire la sua voce anche uno dei commercianti della zona Catello D’Apice “Come commercianti difendiamo il nostro lavoro. A settembre compiremo 20 anni della nostra attività e non vogliamo che quest’opera distrugga quello che abbiamo costruito in tutti questi anni.”

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