La villa comunale, polmone verde e luogo di ritrovo per molte famiglie, continua a essere vittima di atti di vandalismo che ne deturpano la bellezza e il valore sociale. Basta fare una passeggiata nella zona delle giostrine o nei pressi dell’anfiteatro per rendersi conto di come le scritte sui muri, sulle panchine e perfino a terra si siano moltiplicate, diventando un triste simbolo di inciviltà. Non si tratta più di "bravate" giovanili, ma di un fenomeno diffuso che evidenzia la mancanza di rispetto e senso civico di una parte della cittadinanza. Il problema si trascina da anni, e nonostante i tentativi di intensificare i controlli, il degrado non accenna a diminuire. Da decenni si parla di installare telecamere di sicurezza per monitorare e scoraggiare questi atti vandalici, ma tra ritardi e inefficienza, il rischio è che le apparecchiature già acquistate diventino obsolete prima ancora di entrare in funzione.
Oltre al danno estetico, questo fenomeno racconta una realtà più profonda: il senso di comunità sembra sgretolarsi di fronte all’indifferenza e alla maleducazione di chi considera gli spazi pubblici come un bersaglio per la propria arroganza. Tra le scritte che campeggiano sui muri, alcune si distinguono per la loro inutilità e pochezza intellettuale. Dopo i soliti nomi scarabocchiati senza criterio, spicca la rivelazione - totalmente irrilevante - dell'orientamento sessuale di Saverio. Una scritta che non dice nulla su di lui, ma molto su chi l’ha lasciata: segno di un’imbecillità che non ha bisogno di ulteriori commenti. Il vero problema, però, è più ampio. Non si tratta solo di scritte sui muri, ma di un atteggiamento diffuso di disprezzo per la cosa pubblica. La villa comunale potrebbe essere un luogo di cultura, aggregazione e bellezza, ma rimane ostaggio di chi non ha rispetto per il bene comune. Non si può più accettare che l'inciviltà di alcuni cancelli la bellezza di ciò che appartiene a tutti.
«Siamo orgogliosi di questi 43 punti, la salvezza è davvero vicina. Chiedo ai tifosi di accompagnarci a braccetto in queste ultime 8 partite». Candellone. «Felice per la doppietta, ora ci godremo la sosta»