Parte la stagione degli abbattimenti a Castellammare di Stabia. Il Comune ha richiesto un prestito di 50mila euro alla Cassa Depositi e Prestiti, titolare del fondo per le demolizioni, per provvedere all'eliminazione di un appartamento sito in via Passeggiata Archeologica 2 nell'area collinare stabiese. Sarà quindi la seconda casa che l'Ente di Castellammare abbatterà. La prima infatti è situata nella periferia nord della città, particolarmente al Ponte Persica dove si trova un fabbricato di due piani. Tuttavia, la casa in via Passeggiata Archeologica, anche qui composto da due piani entrambi arredati ed abitati, è stata dichiarata abusiva dalla Corte d'Appello di Napoli nell'aprile del 2005 dopo un regolare processo. Per questo motivo il Comune, su indicazione della Procura che Torre Annunziata, è stato costretto a far partire l'iter per l'abbattimento. Sarà quindi la prima demolizione che avverrà nell'area archeologica di Castellammare come richiesto da anni dalla Soprintendenza di Pompei. Massimo Osanna ha sempre pressato l'Ente stabiese per procedere con gli abbattimenti così da poter rilanciare definitivamente gli Scavi di Stabia, risorsa unica per la città delle acque. Molte abitazioni si trovano a ridosso delle ville romane mentre altre hanno invece coperto il tesoro archeologico stabiese. La richiesta per ottenere i fondi è stata inoltrata dal Comune alla Cassa Depositi e Prestiti ma probabilmente passeranno ancora diverse settimane prima di procedere effettivamente alla demolizione. Ciò che è certo è che sarà un autunno caldissimo a Castellammare dove diverse abitazioni comprese tra la periferia nord e soprattutto l'area archeologica saranno abbattute. Alcuni residenti di stanno già mobilitando per creare dei comitati e difendere le proprie case ma la Procura sembra intenzionata a procedere. Nei prossimi mesi si provvederà all'eliminazione di tutti i fabbricati che sono stati definiti abusivi dopo un regolare processo: in totale sarebbero una trentina, quasi tutti abitati.