Progetti ed eventi fantasma per incassare i contributi della camera di commercio di Napoli. L'inchiesta della guardia di finanza - con al centro l'associazione datoriale Unimpresa - ha portato ieri all'arresto di 3 persone (Longobardi Vincenzo, Longobardi Paolo - componente della giunta della camera di commercio di Napoli - e Ottaviano Raffaele) ed al sequestro preventivo di 1.200.000. Indagate anche altre 4 persone.
Proprio alla famiglia Longobardi farebbero capo diverse società coinvolte nella truffa, che - secondo la Procura - beneficiavano dei finanziamenti pubblici. E molti dei progetti che risulterebbero fittizi e finanziati dalla Camera di Commercio riguarderebbero proprio la città delle acque. E così nell'elenco degli eventi troviamo «Castellammare di Stabia tra storia cultura tradizioni bellezze naturali e gastronomia», iniziativa beneficiaria di 10mila euro. Come pure «La favola di Stabia: estate 2012», che ha ottenuto 2.900 euro. Ma il più costoso di tutti è stato il progetto «Percorsi gastronomici - La cittadella del gusto», che sarebbe stato svolto proprio a Castellammare, il quale avrebbe ricevuto oltre 50mila euro in totale divisi tra 3 diverse società partecipanti fittizziamente.
Altri eventi nel mirino delle fiamme gialle sono «Opportunità minacce e scenari evolutivi del sistema termale della provincia di Napoli», che ha ottenuto 30.000 euro; «II manager nelle strutture sportive come fattore aggiunto per l'innalzamento degli standard di qualità», che ne ha ottenuti 2.550; «L'emergenza sanitaria all'interno delle strutture sportive», 2.550 euro; «II mare come risorsa: dalla cantieristica navale al charter turistico», 2.250 euro; «D settore vitivinicolo negli Stati Uniti d'America», 9.912 euro; «Nuove direttive sulla formazione e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro: accordo Stato - Regioni», 21.846 euro; «Sistri. Cosa cambia per le aziende nella gestione dei rifiuti», 15,859 euro; «Corso informatico per l'utilizzo del portale per la gestione dei rifiuti», 16.399 euro; «Centro commerciale naturale di Seccavo», 35.000 euro; «II ruolo dell'impresa nella lotta alla contraffazione», 35.000 euro; «La legalità come investimento nella promozione dello sviluppo territoriale», 30.000 euro.
Il tutto sarebbe stato accompagnato dalla produzione di ricevute di pagamento per prestazioni e collaborazioni false, fatture per operazioni inesistenti, rendiconti non veritieri e sportelli informativi mai aperti. Ma non solo. Sarebbero stati presentati piani finanziari identici per più progetti, chiesti contributi per pubblicazioni in realtà già realizzate o per nuove edizioni mai pubblicate. Il tutto nella totale assenza di controlli svolti dalle competenti strutture o, addirittura, "la consapevole complicità di alcuni infedeli dipendenti camerali" si legge nella nota del procuratore Alfonso D'Avino.
Agli indagati viene contestato il reato di associazione per delinquere nonchè plurimi episodi di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Nel primo giorno d’estate, il Parco è stato restituito ai cittadini con l’esibizione degli studenti del Severi, Di Capua e Bonito-Cosenza per la Festa della Musica. Il sindaco: «Lo abbiamo fatto con le scuole, le associazioni e tanta gente. Ora avanti verso il recupero delle acque»