"Sua figlia ha fatto un incidente e la vittima è in fin di vita, bisogna pagare un verbale da 8 mila euro". Così è iniziato l’incubo di una donna stabiese, vittima di una truffa telefonica ben orchestrata. Dall’altro capo del telefono, più interlocutori si sono spacciati per un assicuratore, un avvocato e persino un maresciallo dei carabinieri, costruendo un inganno sofisticato e convincente.
La vittima ha ricevuto più chiamate da numeri differenti, una tecnica studiata per disorientarla e aumentare la pressione psicologica. I truffatori hanno raccontato che la figlia della donna aveva investito un uomo sulle strisce pedonali, riducendolo in gravi condizioni, e che per evitare conseguenze legali bisognava pagare immediatamente un verbale da 8 mila euro.
In preda all’ansia e al senso di colpa, la donna ha inizialmente dubitato, ma le insistenze e l’abilità manipolativa dei malfattori l’hanno portata a fidarsi. È riuscita a racimolare circa 5 mila euro, consegnandoli nelle mani di un complice dei truffatori. Tuttavia, quando ha dichiarato di non avere altri soldi, i criminali hanno cominciato a chiederle se possedesse gioielli o oggetti di valore, atteggiamento che ha finalmente acceso il campanello d’allarme. In quel momento, però, il finto avvocato ha finto di offendersi, mentre il presunto maresciallo ha tentato di tranquillizzarla, assicurandole che non si trattava di una truffa.
Questo modus operandi pericoloso dimostra come i truffatori riescano a circondare psicologicamente le vittime, facendole sentire sotto pressione e incapaci di ragionare lucidamente. Le autorità invitano i cittadini a prestare la massima attenzione e a segnalare immediatamente episodi sospetti alle forze dell’ordine per prevenire ulteriori casi simili. Non sarebbe il primo caso, infatti, in città di piani ben studiati come questo. Una situazione che accende un campanello d’allarme importante specialmente nei confronti degli anziani, solitamente i più soggetti a truffe simili.
«Risultato meritato, squadra straordinaria per cuore e carattere» poi aggiunge: «Giocare palla è la nostra prerogativa, siamo stati bravi nel verticalizzare».