Palazzo Farnese, ritrovati antichi resti umani. Durante i lavori eseguiti dal Mibact per la ristrutturazione dell’edificio, nella giornata di ieri sono state scoperte antiche strutture, ovvero alcune tombe degli antichi abitanti della città, con relativi resti umani. La zona, infatti, sorge su di un’antica metropoli pagana. In seguito, dopo l’eruzione del Vesuvio, in quell’area nacque L’Area Christianorum Stabiensis. Già in passato innumerevoli sono stati i ritrovamenti in quella zona, tra cui sepolcri, soglie di abitazioni, sarcofagi e lucerne, tutte testimonianze dei nostri antichi antenati. Molte di queste si possono ammirare nel Museo Diocesiano Stabiese. Questa scoperta giunge a pochi giorni dal ritrovamento dei giorni scorsi in via Regina Margherita, in cui sono state ritrovate delle mura risalenti all’età romana durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio interrato.
«Una scoperta o “riscoperta” commenta il sindaco Gaetano Cimmino - , come avranno modo di dirci gli archeologi e la Soprintendenza -i prossimi giorni, a meno di un metro dalla pavimentazione dell’atrio della sede del Comune di Castellammare di Stabia. Le operazioni di scavo confermano ancora una volta quanto il nostro territorio sia ricco di bellezza e di Storia, come intuito già tanti anni fa da Libero D’Orsi e come testimoniato nel Museo Archeologico di Palazzo Reale di Quisisana a lui dedicato. Il Museo, inaugurato nel 2020 e chiuso per un breve periodo a causa dell’emergenza Covid, è ormai pronto nuovamente a mostrare i propri tesori ai visitatori» ha concluso.
Un nuovo percorso di visita, al termine degli interventi di manutenzione e valorizzazione.