Infermieri e medici dell’ospedale San Leonardo sotto stress, tanto da essere pronti a chiedere di essere trasferiti o addirittura rinunciare al posto di lavoro. E’ questo il clima che serpeggia tra i camici bianchi del nosocomio stabiese i cui rappresentanti sindacali stanno da tempo chiedendo all’azienda di intervenire. Proprio per questo, Cgil, Uil, Fials e Nursing UP hanno chiesto alla direzione dell’ASL Napoli 3 SUD di tenere l’incontro già programmato presso la sede di Torre del Greco e non direttamente nei locali dell’ospedale.
«Purtroppo la situazione è grave – dicono - poiché siamo già nel periodo di ferie e i lavoratori sono sotto numero e demansionati. In più vediamo la notevole difficoltà delle ambulanze a sbarellare, almeno 8/10 ricoveri in pronto soccorso creando problemi di assistenza a tutto il territorio, in un presidio dove di pomeriggio sono assenti il pronto soccorso ortopedico, urologico, oculistico ed otorino». Una situazione, dunque, critica ed aggravata dal fatto che «i reparti di otorino ed oculistica sono ancora chiusi riducendo ancora di più i posti letto presidiali».
Il malumore serpeggia tra i corridoi dell’ospedale, così come sulla chat di gruppo dei lavoratori dove ci si sfoga commentando le precarie condizioni in cui sono costretti ad operare. E proprio in queste chat è stato diffuso nelle ultime ore un video che ritrae una sala del San Leonardo allestita per accogliere 6 pazienti del pronto soccorso e dove, invece, ce ne sarebbero almeno il doppio.
Grande successo per la prima edizione dell’evento enogastronomico “Bacco e Cerere” ospitato dalla comunità parrocchiale di Madonna delle Grazie. Numerose le personalità di rilievo che hanno preso parte alla manifestazione, tra cui il sindaco di Gragnano, Nello D’Auria, il primo cittadino di Santa Maria la Carità, Giosuè D’Amora, l’avvocato Francesco Bocchini, il “Baronetto di Posillipo” Gianni Improta e numerosi scrittori, giornalisti enogastronomici e archeologi. In questa suggestiva cornice gli chef stellati Nicola Somma ed Eustachio Cannavale hanno rivisitato un piatto dell’antica tradizione romana, lagane e ceci, che ha estasiato il palato dei numerosi visitatori. Un’esperienza, in grado di miscelare gusto, cultura e storia, assolutamente da ripetere.