Dopo l’arresto della docente della scuola Salvati finita sotto accusa per violenza sessuale a minori, non si fermano le indagini sul caso che ha scosso l’intera comunità stabiese. Gli investigatori, in particolare, puntano a fare chiarezza sulle vicende nell’istituto scolastico, con l’obiettivo di comprendere come mai - e quando - i sette studenti minorenni seguivano la professoressa nella “Saletta”. A portare avanti l’indagine è la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, dopo la prima svolta dell’inchiesta con l’arresto della professoressa. Di pari passo, c’è anche un fascicolo del Ministero, che vuole vederci chiaro sulla scuola sin dal 14 novembre scorso, quando l’istituto finì alla ribalta delle cronache nazionali per la denuncia delle mamme riguardo all’incubo dei ragazzi e per l’aggressione dei genitori alla docente, oggetto anch’essa di indagini. Da quel che emerge, gli insegnanti avrebbero negato di aver mai autorizzato gli studenti a stare fuori dalla classe durante l’orario di lezione. Resta da comprendere in quali momenti della giornata i ragazzi si sarebbero recati nella “Saletta” con l’insegnante di sostegno, che risultava assegnata all’assistenza di un solo alunno con disabilità. Nel corso della serata di ieri, intanto, la madre della docente ha risposto con garbo ai microfoni di Chi l’ha visto?, trasmissione andata in onda su Rai3. “State parlando di una persona che ha studiato regolarmente, che ha lavorato con passione. Siamo 27 insegnanti in famiglia e Veronica ha sempre amato il suo lavoro, come lo abbiamo amato tutti”, le parole della mamma, molto provata per l’accaduto. “Può immaginare da mamma come stiamo. Tutti si stanno accanendo contro questa ragazza senza che vi sia un processo. Ci rendiamo conto?”. E poi ancora: “La ringrazio per fare il suo lavoro con garbo, ma qui siamo ridotti ai minimi termini. Vi dico solo: siate garbati quando trattate della vita di una persona”. Le indagini dunque proseguono per ricostruire non solo le responsabilità individuali, ma anche il contesto che ha permesso il verificarsi dei fatti contestati.
«Risultato meritato, squadra straordinaria per cuore e carattere» poi aggiunge: «Giocare palla è la nostra prerogativa, siamo stati bravi nel verticalizzare».