Un vortice infernale, un incubo durato circa un anno. Sette bambini coinvolti, sette vittime innocenti di una storia che ha sconvolto l’intera comunità stabiese. C’è un senso di smarrimento nella platea scolastica della scuola Salvati, dopo l’arresto di una docente in servizio presso l’istituto, sotto accusa per reati di maltrattamenti, violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne, commessi in danno di alcuni studenti - tutti minori degli anni 14 - della scuola media del predetto istituto. La docente Veronica Sposito, nativa di Sorrento e residente a Meta, era stata denunciata da alcuni genitori, la cui inquietudine era esplosa in un’aggressione verificatasi il 14 novembre scorso. I carabinieri e la Procura di Torre Annunziata hanno avviato minuziose indagini, ascoltando, in forma protetta, 6 minori direttamente coinvolti. L’inchiesta si è concentrata anche sui file audio estratti dal telefono cellulare degli stessi e della docente ed è emerso che quest'ultima, a partire dal mese di ottobre 2023, insegnante di sostegno di uno dei minori coinvolti, alla quale di fatto venivano affidati anche gli altri alunni, avrebbe sottoposto gli stessi a reiterate condotte di carattere sessualizzante, portandoli durante l'orario scolastico (con la scusa di impartire ripetizioni) in un'aula riservata della scuola, da lei stessa soprannominata "la saletta". In quello spazio, come sottolinea la Procura, avrebbe ripetutamente mostrato loro del materiale video pornografico, intavolato continui discorsi di natura sessualmente esplicita (fatti di riferimenti a proprie esperienze "in materia" o di indicazioni su come e dove toccarsi o toccare, anche in parti intime, i partner), invogliato alcuni di loro a scambiarsi effusioni sessuali, arrivando finanche ad abusare sessualmente di uno di tali studenti, praticandogli in prima persona un rapporto orale. “La Saletta” era anche il nome di una chat su Instagram, nell’ambito del quale, come emerge dalle risultanze di indagine, “gli unici discorsi effettuati sarebbero stati quelli di contenuto esplicitamente sessuale, nel corso dei quali la stessa si relazionava direttamente con i minori sulla base di un rapporto di tipo sostanzialmente paritario”. Un dramma descritto dai documenti di un’inchiesta che ha fatto luce su uno scenario che appare macabro, da incubo. E non è tutto. Le indagini infatti proseguono, per comprendere, come ha evidenziato il Procuratore Nunzio Fragliasso, come mai per un anno sette minori sarebbero stati affidati a un'insegnante di sostegno che doveva curarsi solo dell'alunno con difficoltà di apprendimento. Una vicenda con aspetti ancora da chiarire, in uno scenario in cui il dramma sociale è sfociato anche nell’aggressione dei genitori, anch’essa al vaglio degli inquirenti che stanno ricostruendo il tutto. “A chi non ha creduto, a chi si è girato dall’altra parte - scrive una delle mamme su Facebook - a chi ci ha dato delle camorriste, bestie e bugiarde… chiedete scusa… giustizia è stata fatta… La docente è stata arrestata”. Il caso sta destando grande attenzione a Castellammare di Stabia e non solo, con la comunità scolastica e le famiglie coinvolte in attesa che il percorso giudiziario faccia chiarezza su tutti gli aspetti della vicenda. Una storia che lascia tanta amarezza, mentre l’amministrazione comunale lavora per provare a ripristinare la fiducia della comunità scolastica dopo le vicende degli ultimi mesi. Il sindaco Luigi Vicinanza ha annunciato che sarà realizzato un nuovo plesso scolastico in via Muscogiuri, un progetto da 3 milioni con fondi Pnrr per offrire agli studenti spazi moderni e funzionali.
«Risultato meritato, squadra straordinaria per cuore e carattere» poi aggiunge: «Giocare palla è la nostra prerogativa, siamo stati bravi nel verticalizzare».