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Castellammare - Omicidio di Antonio Tucci: fermato un nipote della vittima

A bloccare Orlando sono stati i carabinieri questa mattina dopo che il 45enne era saluto su un autobus ad Albano Laziale, forse per allontanarsi dal paese dov’era residente, sentendosi braccato.

tempo di lettura: 2 min
di Federica Rispoli
12/12/2015 08:34:56

Omicidio Tucci: è stato fermato nelle scorse ore Claudio Orlando di 45 anni residente a Nemi, in provincia di Roma. L’uomo è un nipote dell’anziano ucciso ed è ora accusato di omicidio volontario. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Grosseto e a bloccare Orlando sono stati i carabinieri questa mattina dopo che il 45enne era saluto su un autobus ad Albano Laziale, forse per allontanarsi dal paese dov’era residente, sentendosi braccato. I militari, però, stavano già osservando i suoi movimenti da diverse ore. Adesso si trova nel carcere di Velletri in attesa di essere trasferito a Grosseto e della convalida del fermo. Potrebbe quindi essere arrivata la svolta per l’omicidio di Antonio Tucci, il 71enne disabile un tempo pasticcere originario di Castellammare di Stabia, trovato domenica pomeriggio con il cranio sfondato nella cucina del suo appartamento dove viveva a Castel del Piano, in provincia di Grosseto. Orlando avrebbe convissuto con il parente nell’ottobre scorso nella casa di Castel del Piano nel quale l'anziano è stato ucciso. Tra le ipotesi sul movente quella della richiesta di soldi al pensionato. In passato i due avrebbero avuto discussioni sempre per motivi di ordine economico e, secondo quanto appreso, Tucci aveva riscosso la tredicesima della pensione. In passato dissapori sempre per motivo di soldi. Secondo l’ipotesi delle autorità l’uomo voleva i soldi della pensione dello zio, aumentati dalla tredicesima dell’anziano, e probabilmente dopo una lite lo ha ucciso. Il nipote era andato nella località del Monte Amiata in cui viva il parente anziano e disabile nell'ottobre scorso. Dallo zio cercava ospitalità e un'occasione di lavoro, sotto consiglio di un altro parente, poiché era stato gradualmente allontanato da tutti i familiari a causa dei comportamenti violenti e perché ritenuto responsabile di alcuni furti in loro danno. Ma tra Claudio Orlando e lo zio Antonio Tucci, durante la convivenza sarebbero maturati dissapori ed incomprensioni che avevano portato l'anziano disabile a decidere di mandare via di casa il nipote. Il movente del delitto sarebbe invece riconducibile a motivi economici: Tucci percepiva una pensione di invalidità di 900 euro che prelevava in contanti mensilmente dal proprio conto corrente. L'ultimo prelievo, di importo maggiorato dalla tredicesima, era stato effettuato il primo dicembre, pochi giorni prima della morte. Non è da escludere che Claudio Orlando avesse messo gli occhi su quella somma e che lo zio non volesse dargli altri soldi. E’ stato poi accertato “in maniera inoppugnabile - secondo il procuratore Raffaella Capasso - la presenza di Claudio Orlando nell'abitazione dello zio in orario compatibile con quello della sua morte”.

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