Avrebbe dovuto attendere diversi minuti all’esterno del pronto soccorso, chiuso per sanificazione, mentre il suo cuore cominciava a cedere fino a condurlo alla morte per infarto. Ed ora per la morte di Mario Buono, 49enne del Cmi deceduto il 20 settembre scorso al San Leonardo, un medico è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Una vicenda su cui le forze dell’ordine e la magistratura stanno cercando di fare chiarezza, sin dalla sera in cui era arrivata la denuncia dei familiari, dal momento che Mario non avrebbe potuto fare accesso al reparto di frontiera dell’ospedale, dal momento che quest’ultimo sarebbe stato chiuso per circa 15 minuti a causa di una sanificazione in corso. I familiari si chiedono ora se Mario avrebbe potuto salvarsi, accedendo subito al pronto soccorso, prima che l’attacco cardiaco diventasse fatale per la sua vita. Ma intanto anche l’Asl Na3 Sud ha avviato un’indagine interna sulla morte del 49enne stabiese, preannunciando che si costituirà parte civile nel processo qualora ci siano persone rinviate a giudizio per quella morte che ha lasciato sgomenti parenti e amici di Mario. L’obiettivo degli inquirenti consiste nel cercare di avere un ulteriore riscontro della prolungata attesa riferita dai familiari, mentre i medici avrebbero riferito che quell’area sarebbe rimasta chiusa una decina di minuti. In tal senso, potrebbero tornare utili i filmati delle telecamere di videosorveglianza, già acquisiti dai carabinieri.
Il tecnico gialloblù nel post partita: «Statistiche alla mano avremmo meritato la vittoria, in alcuni momenti siamo stati troppo frenetici. A La Spezia per vincere, non possiamo fare tabelle».
